INCENDI: COMMISSIONE UE, NEL 2023 500MILA ETTARI ANDATI IN FUMO SERVE PIU’ PREVENZIONE

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lo scorso anno, l’europa, il medio oriente e l’africa hanno subito alcuni dei peggiori incendi dal 2000, rende noto la commissione ue in un comunicato. secondo la relazione sugli incendi boschivi 2023, pubblicata dal centro comune di ricerca della commissione, gli incendi boschivi hanno colpito oltre 500.000 ettari di terreni naturali, circa la meta’ delle dimensioni dell’isola di cipro. negli ultimi anni gli incendi boschivi catastrofici – si legge nel comunicato – sono stati comuni nell’unione europea e nei paesi vicini e il 2023 non ha fatto eccezione. i mega-incendi e gli incendi boschivi hanno messo in discussione i mezzi tradizionali di lotta. negli ultimi quattro anni – prosegue il comunicato – gli effetti dei cambiamenti climatici hanno non solo aumentato le dimensioni delle aree colpite dagli incendi, ma reso anche i singoli incendi piu’ intensi, prolungando la stagione degli eventi oltre il tradizionale periodo estivo e causando incendi in aree che di solito non ne sono colpite. continua il comunicato con una valutazione del 2024, che puo’ essere considerato una stagione di incendi meno grave, in quanto segna una flessione dei danni dopo tre anni consecutivi di incendi devastanti. per contrastare gli incendi boschivi in europa e nel mondo, secondo la commissione e’ necessario ridurre al minimo il numero di incendi boschivi e gestire il paesaggio nelle regioni vulnerabili, evitando l’accumulo di combustibile ad alto rischio e la loro continuita’ spaziale. le misure preventive basate sulla natura, come la promozione di una composizione delle specie arboree meno soggetta al fuoco, il pascolo da parte degli erbivori o gli incendi controllati, sono efficaci nel ridurre il rischio di incendi boschivi, insieme ad approcci integrati di pianificazione del paesaggio. secondo la relazione, circa il 96% degli incendi boschivi nell’ue e’ causato da azioni umane, il che significa che le campagne di educazione e sensibilizzazione sono una parte essenziale della soluzione. con l’aggravarsi della crisi climatica, e’ fondamentale che la popolazione europea si prepari a incendi piu’ frequenti e intensi. le misure di prevenzione devono coinvolgere tutte le fasce della popolazione, comprese le comunita’ rurali a diretto contatto con le aree naturali, nonche’ – conclude il comunicato – la popolazione particolarmente vulnerabile che vive nell’interfaccia tra aree naturali e urbane.