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FORUM COLDIRETTI: GIULIANO AMATO, GRANDI ORGANIZZAZIONI COME COLDIRETTI SONO LA GENTE, PARLANO CON LA GENTE. QUESTO DOVREBBE ENTRARE DIRETTAMENTE NELLA POLITICA. E INVECE NO. C’E’ PRESENTISMO SEGNATO DA UMORI E MALUMORI COME INTERPRETATI DAI COMUNICATORI
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, GRAZIE PER QUANTO STATE FACENDO PER IL PROGETTO UMANITARIO ITALIANO FOOD FOR GAZA
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, CON NUOVA COMMISSIONE UE APPROCCIO PRAGMATICO E NON FONDAMENTALISTA A LOTTA CAMBIO CLIMATICO
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, FAVOREVOLE A CONCLUSIONE ACCORDO UE MERCOSUR MA EQUILIBRATO ANCHE PER AGRICOLTORI
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, MIO OBIETTIVO SARA’ QUELLO DI DARE L’ASSALTO ALL’ITALIAN SOUNDING
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, CONTINUEREMO A FARE POLITICA DI IMMIGRAZIONE CONTROLLATA E FORMATA, DICE E RIBADISCE OPPORTUNITA’ IUS SCHOLAE
FORUM COLDIRETTI: BONACCINI ANNUNCIA CHE SARA’ RELATORE PER COMAGRI PE PROPOSTA BILANCIO
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI RIBADISCE, NOI OGGI CONTRARI A UE-MERCOSUR PERCHE’ NON C’E’ PRINCIPIO RECIPROCITA’
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, CI VUOLE PIU’ CORAGGIO IN AMBITO PAC PER SOSTEGNO FILIERE TENENDO CONTO SIA CHE INFLAZIONE HA FATTO PERDERE A AGRICOLTORI 25% RISORSE SIA CHE USA INVESTE RISORSE MOLTO PIU’ CONSISTENTI X AGRICOLTURA
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, NO A VENDITA DATI DELLE NOSTRE AZIENDE CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI A LORO DANNO
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, A LIVELLO EUROPEO NECESSARIA POLITICA ENERGETICA COMPARABILE FRA STATI. DEL NUCLEARE DI NUOVA GENERAZIONE IN ITALIA SI PARLA DA TEMPO MA NON SI CONCRETIZZA
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, SU DAZI UNIONE EUROPEA DEVE AFFRONTARE UNITA TEMA FACENDOSI INTERLOCUTRICE DI STATI UNITI, CINA, INDIA
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, NOI ABBIAMO UN COMPITO, DARE GIUSTA REDDITUALITA’ AL LAVORO DEGLI AGRICOLTORI O GIOVANI SE NE VANNO
FORUM COLDIRETTI: PRANDINI, NOSTRO SOLO DOVERE DARE REDDITUALITA’ A LAVORO AGRICOLTORI
“a me fa piacere lo studio del censis che vede nell’agricoltura ancora quel comparto che puo’ dare risposte importanti soprattutto rivolte alle nuove generazioni, ma rispondo che “noi abbiamo solo un dovere, che e’ quello di dare una giusta redditualita’ al lavoro dei nostri agricoltori. se noi non saremo in grado di dare una giusta redditualita’ al lavoro dei nostri agricoltori quei giovani si avvicinano all’agricoltura, se quando la conoscono non ne hanno soddisfazione se ne vanno e non ce lo possiamo permettere”, ha detto il presidente della coldiretti ettore PRANDINI, a conclusione del forum, in un colloquio con il direttore del sole24ore fabio TAMBURINI nel corso del quale ha affrontato numerosi dei temi discussi nei vari panel, dai quali tutti, a suo avviso, emerge la necessita’ di un’europa piu’ coraggiosa, che sia in grado di essere protagonista, anche se – ha notato – “nel voto che c’e’ stato a favore della nuova commissione “sono prevalsi gli egoismi di carattere nazionale e questo non va bene perche’ vuol dire che continuiamo ad avere una visione miope rispetto alle sfide che abbiamo davanti”. tra i tanti temi toccati, PRANDINI ha parlato della questione dei dati, dicendosi contrario ad uno scambio di questi con capitali stranieri e invitando a sviluppare infrastrutture europee per la loro gestione, cosi’ come a suo avviso servono infrastrutture energetiche europee, puntando alla fusione nucleare. per quanto riguarda l’intelligenza artificiale ha inviato alla cautela per i costi in termini sociali, “mentre invece utilizziamola per tutto cio’ che puo’ riguardare l’innovazione, l’efficienza, la maggior sostenibilita’”. “io son convinto che gli imprenditori agricoli saranno fra i primi soggetti a poterla utilizzare per guardare quelle che sono le sfide future”. in generale, il presidente della coldiretti ha invocato una gestione europea delle problematiche, come ad esempio sulla minaccia dei dazi di TRUMP, senza cedere ai tentativi di “divide et impera”, purche’ l’europa faccia “l’interesse dei propri settori produttivi” e non si pieghi a logiche che sono accondiscendenti “rispetto alle volonta’ di qualchedun’ altro”. quindi, per quanto riguarda la pac a giudizio del presidente di coldiretti “ci vuole piu’ coraggio” per dare sostegno alle filiere tenendo conto sia del fatto che l’inflazione ha fatto perdere agli agricoltori il 25%delle risorse sia che gli stati uniti investono risorse infinitamente iu’ consistenti per l’agricoltura.
FORUM COLDIRETTI: TAJANI, IL MIO OBIETTIVO SARA’ QUELLO DI DARE L’ASSALTO ALL’ITALIAN SOUNDING
l’intervento del vicepresidente del consiglio e ministro degli esteri antonio TAJANI e’ ruotato attorno al ruolo centrale dell’economia reale come fondamento della resilienza italiana di fronte alle grandi crisi globali, da quella di lehman brothers a quelle del covid e della guerra in ucraina. l’italia – ha detto – si distingue per un tessuto produttivo che ha garantito stabilita’ e capacita’ di affrontare sfide politiche, economiche e finanziarie. l’idea guida e’ che agricoltura e industria siano due facce di un’unica economia reale, da sostenere con politiche equilibrate che le uniscano in una visione strategica. sul piano internazionale, il ministro ha evidenziato l’importanza di collaborare con la nuova commissione europea, composta da un maggior numero di rappresentanti pragmatici, per promuovere riforme ambientali che bilancino la lotta al cambiamento climatico con la tutela delle imprese. anche la politica commerciale dell’ue diventa fondamentale: essendo l’italia la quarta potenza commerciale mondiale, e’ necessario difendere e potenziare l’export. questo richiede accordi internazionali, come il mercosur, al quale TAJANI ha detto di non essere contrario, purche’ tutelino anche il settore agricolo e siano equilibrati nei contenuti. l’espansione verso mercati emergenti come messico e vietnam, insieme al consolidamento delle relazioni con cina e stati uniti, rappresenta un’opportunita’ per diversificare le esportazioni, ha aggiunto. il discorso sottolinea il successo nel superare barriere commerciali per prodotti agroalimentari italiani, grazie a un intenso lavoro diplomatico. centrale e’ anche la lotta al fenomeno dell’italian sounding, che sfrutta il prestigio dei prodotti italiani falsificandone l’origine, un segno del grande valore percepito del made in italy. “il mio obiettivo sara’ quello di dare l’assalto all’italian sounding”, ha detto. il ministro ha citato la dieta mediterranea come simbolo culturale ed economico, da proteggere non solo per ragioni di salute ma anche come leva per l’export. Il successo ottenuto a bruxelles nella difesa del vino italiano dagli attacchi normativi dimostra come sia possibile coniugare tradizione e mercato globale, ha asserito. questa difesa si inserisce in una strategia piu’ ampia di promozione del made in italy, non solo dei prodotti ma anche del saper fare e della cultura. anche le politiche migratorie vanno affrontate con pragmatismo, ha aggiunto. l’integrazione dei lavoratori extracomunitari, attraverso formazione e regolarizzazione, e’ stata presentata da TAJANI come soluzione per far fronte alla carenza di manodopera, soprattutto nei settori agricolo e industriale. l’educazione delle nuove generazioni di origine straniera, gia’ presenti in italia, e’ da lui vista come un’opportunita’ per favorire un inserimento positivo nella societa’ e nell’economia. il ministro non ha mancato di ribadire il suo favore per lo ius scholae. sul fronte della cooperazione internazionale, ha posto attenzione al ruolo dell’Italia in africa, dove esportare non solo prodotti ma anche competenze agricole e tecnologiche puo’ favorire lo sviluppo locale, prevenendo migrazioni forzate e radicalizzazione. un’altra iniziativa strategica citata dal ministro riguarda la valorizzazione della lingua italiana come strumento di dialogo e pace, con la proposta di una giornata dedicata all’italofonia coinvolgera’ i paesi dove si parla italiano, promuovendo l’identita’ culturale come parte integrante del sistema Italia.
FORUM COLDIRETTI: NELLA SECONDA GIORNATA EXCURSUS STORICO DI AMATO E DE RITA
anche la seconda giornata del forum coldiretti dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani e’ stata aperta dal segretario generale dell’organizzazione vincenzo GESMUNDO che ha riassunto i vari stimoli emersi il giorno prima, ribadendo la necessita’ che la confederazione sente, per vocazione e per la sua storia, di uscire fuori dai recinti della “agrarieta’” e riflettere sui temi che interessano la societa’ nel suo complesso. una propensione confermata dal primo panel della giornata, intitolato “l”italia e l’auto propulsione sociale” che ha visto protagonisti giuliano AMATO, presidente emerito della corte costituzionale e giuseppe DE RITA, presidente del censis.. i due hanno dato vita a una dotta disquisizione storica da cui e’ emerso un sostanziale ottimismo, seppure di diverso grado, circa la possibilita’ dell’italia di mostrare quell’auto propulsione sociale che le possa consentire di uscire dalla crisi. AMATO e DE RITA hanno anche parlato della figura di paolo BONOMI. per AMATO, quello della coldiretti di BONOMI “fu collateralismo alla rovescia perche’ in effetti collaterale era il partito e non era l’organizzazione, che seppe fare l’operazione che e’ attribuita a DE GASPERI”, cioe’ “quella di portare via alla nostalgia del fascismo ceti anche tecnici che nel fascismo avevano trovato la loro valorizzazione”. DE RITA non e’ stato del tutto d’accordo con questa affermazione di AMATO, ricordando come la democrazia cristiana nel dopoguerra avesse molte anime sul territorio, citando tra gli altri l’esempio dei maestri cattolici, ma comunque la suggestione del presidente emerito della corte costituzionale ha ovviamente molto colpito la platea, cosi’ come ha colpito un’affermazione da lui fatta in relazione a una tesi di DE RITA circa l’importanza degli oligarchi, definiti da DE RITA in senso positivo come propagatori di nuove idee e loro sostenitori. AMATO ha invece affermato che questo compito lo dovrebbe svolgere fare “in primo luogo la politica. e’ inutile parlare di destra e sinistra. la politica, per un decadimento dei suoi canali, dei suoi rapporti diretti con i cittadini e con i gruppi sociali ne e’ assolutamente incapace. un politico di oggi si permette al massimo un comunicatore per sapere che cosa la gente pensa, ma poi attribuisce alla gente quello che il comunicatore gli dice cio’ che la gente pensa dopo aver letto i sondaggi. grandi organizzazioni come la coldiretti sono la gente, parlano con la gente, e allora questo dovrebbe entrare direttamente nella politica. e invece no. c’e’ questo presentismo segnato da umori e malumori come interpretati dai comunicatori”.
FORUM COLDIRETTI: BONACCINI, SARO’ RELATORE COMAGRI DEL BILANCIO UE. MI OPPORRO’ A TAGLI PAC E PROPORRO’ PILASTRO PER GESTIONE RISCHIO
stefano BONACCINI (s&d), membro della commissione agricoltura del parlamento europeo dopo essere stato a lungo presidente dell’ emilia romagna, e’ intervenuto alla seconda giornata del forum coldiretti di villa miani, ribadendo il suo voto convinto sulla nuova commissione europea, per garantire coesione e rafforzare il ruolo dell’europa nel contesto geopolitico globale, ha sottolineato l’importanza di evitare politiche isolate tra gli stati membri, sottolineando che un’europa debole sarebbe facilmente marginalizzata da potenze come usa, cina e india. BONACCINI ha annunciato che sara’ il relatore comagri della proposta di bilancio ue e che in questa veste si opporra’ a qualsiasi taglio per la PAC, che ridurrebbe il sostegno alle politiche agricole, e proporra’ l’introduzione di un pilastro dedicato alla gestione dei rischi climatici e ambientali, con 1,8 miliardi di euro per garantire strumenti riassicurativi. BONACCINI ha parlato anche di green deal e transizione ecologica, con la necessita’ di bilanciare ambiente e lavoro per evitare la deindustrializzazione. l’europarlamentare ha sottolineato l’urgenza di una lotta piu’ incisiva contro la contraffazione e per la reciprocita’ nei mercati globali, essenziale per proteggere il settore agroalimentare italiano. l’innovazione tecnologica, guidata da big data e intelligenza artificiale, la considera come un’opportunita’ per l’agricoltura di precisione e per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici. infine, ha richiamato l’attenzione sull’integrazione sociale e demografica come chiave per garantire un futuro sostenibile, contrastando la denatalita’ e valorizzando il capitale umano per preservare le conquiste del welfare europeo.
FORUM COLDIRETTI: INTERVENTI DI ZOPPAS (ICE), GAMBERINI (LEGACOOP) E LELLI (CAI) SULLA RAPPRESENTANZA DI FILIERA
la nuova rappresentanza di filiera e’ stato il tema della sessione di lavori che ha chiuso la prima giornata del forum coldiretti. “guardiamo al futuro con l’approccio di integrazione di filiera. dobbiamo cogliere l’opportunita’ di costruire alleanze strategiche anche tra diverse sensibilita’, anche superando ostacoli storici”, ha detto simone GAMBERINI, presidente nazionale di legacoop. GAMBERINI ha ribadito che nel mondo cooperativo il valore aggiunto e’ distribuito in modo piu’ equo lungo la filiera e che questo offre opportunita’ sia di mercato che di innovazione in particolare alle piccole e medie aziende agricole. gianluca LELLI, amministratore delegato di cai – consorzi agrari d’italia, ha parlato dell’esperienza della sua realta’, spiegando che “il vero passaggio in avanti e’ innovare l’intera filiera perche’ in questo modo si creano le risorse anche per l’innovazione tecnologica nelle aziende agricole”. LELLI ha sottolineato che e’ necessario rendere appetibili i contratti di filiera anche in quei settori dove, per diversi motivi, non hanno avuto finora grande sviluppo. LELLI ha anche illustrato l’impegno di cai nel settore olivicolo insieme con unaprol, anche con la prospettiva di ricostruire il tessuto produttivo nelle zone colpite dalla xylella, sempre con l’approccio di innovare l’intera filiera nel suo complesso. marco HANNAPPEL, presidente e amministratore delegato di philip morris italia, ha parlato dell’accordo con coldiretti per la filiera del tabacco, un accordo che a suo avviso ha permesso di salvare la tabacchicoltura italiana e di dare prospettive alle aziende agricole anche in termine di futuro. matteo ZOPPAS, presidente di agenzia ice, ha parlato dell’esperienza del made in italy di fronte all’impennata del costo dei trasporti, in particolare per gli stati uniti, anche di fronte allo scenario possibile dei nuovi dazi dell’amministrazione TRUMP. ZOPPAS ha ribadito che quando c’e’ un marchio forte, con un posizionamento riconosciuto nel mercato, il consumatore finale e’ disposto a pagare di piu’ il prodotto italiano. alla sessione sono intervenuti anche stefano BARRESE, responsabile della divisione banca dei territori di intesa sanpaolo, e stefano PONTECORVO, presidente di leonardo.
FORUM COLDIRETTI: COLDIRETTI/CENSIS, EMERGENZA ACQUA PRIORITARIA PER 89% ITALIANI
“l’emergenza acqua e’ ormai entrata stabilmente nella vita degli italiani con ben l’89% che ritiene prioritario un piano di gestione, dalla creazione di invasi alla manutenzione dei fiumi, per combattere la siccita’ e ridurre il rischio di alluvioni e catastrofi naturali. il dato viene dal rapporto coldiretti/censis, diffuso in occasione del forum dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani a roma organizzato dalla coldiretti in collaborazione con the european house – ambrosetti”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “alluvioni e siccita’, bombe d’acqua e ondate di calore, sono diventate minacce correnti capaci di modificare il corso quotidiano delle vite, come evidenziato dalle recenti catastrofi in emilia romagna e in spagna, a valencia, che hanno trasmesso alla societa’ italiana una percezione dolorosa dell’urgenza climatica, rinforzando la consapevolezza collettiva dell’esistenza di un rischio molto concreto di catastrofi da eventi atmosferici avversi. nel 2024 gli effetti dei cambiamenti climatici hanno causato danni al settore agricolo per 8,5 miliardi, secondo l’analisi della coldiretti, tra un meridione assediato da una siccita’ mai vista prima e un nord flagellato dal maltempo. la siccita’ ha bruciato in italia un campo di grano duro per la pasta su 5, con punte di calo del 40/50% al sud. in calo dell’8% anche la produzione di grano tenero per il pane. la prolungata assenza di pioggia ha colpito un’altra coltura simbolo della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva, con un calo del 32%. ma la siccita’ ha pesato anche sulla produzione di vino, in calo del 13% rispetto alla media produttiva degli ultimi anni, nonostante un aumento rispetto al pessimo dato del 2023. ai danni della siccita’ si aggiungono quelli del maltempo. a farne le spese sono state diverse colture a partire dal riso. nonostante l’aumento delle superfici coltivate ci si attende un calo significativo delle produzioni, ma cali sono attesi anche su mais e soia, oltre alle nocciole. una situazione drammatica dinanzi alla quale la coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio, che consentirebbe di garantire acqua nei periodi di siccita’ ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre piu’ violenti che accentuano la tendenza allo scorrimento dell’acqua nei canali asciutti. si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. i laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessita’. l’obiettivo e’ raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilita’ per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni. fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi gia’ presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione”.
FORUM COLDIRETTI: COLDIRETTI/CENSIS, PER 64% ITALIANI IL FUTURO E’ AGRICOLO
“per il 64% degli italiani l’agricoltura incarna piu’ il futuro che il passato, capovolgendo lo stereotipo del passatismo rurale che ha caratterizzato gli anni passati, tanto che i piu’ accesi sostenitori delle campagne sono coloro che vivono nelle grandi citta’ oltre i 500mila abitanti. non a caso il 75% degli adulti e degli anziani sarebbe contento se i figli o i nipoti scegliessero di lavorare nei campi. il dato viene dal rapporto coldiretti/ censis in occasione della giornata conclusiva del forum dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani a roma organizzato dalla coldiretti in collaborazione con the european house – ambrosetti, con uno panel dedicato a ‘l’italia e l’auto propulsione sociale’ con giuseppe DE RITA, presidente censis e giuliano AMATO, presidente emerito della corte costituzionale”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “l’appeal dell’agricoltura presso fasce sempre piu’ consistenti della popolazione e’ ben evidenziato dal fatto che ben l’89% nutre fiducia negli agricoltori. al tempo del crollo della fede nel sapere esperto – rileva il censis – nelle competenze e nelle varie professioni, gli agricoltori sono riusciti a costruire un proprio specifico capitale di riconoscimento. un fenomeno all’origine del quale c’e’ indubbiamente la condivisione delle battaglie degli agricoltori di questi anni per un cibo tracciabile, sicuro, salutare e sostenibile. basti pensare alle mobilitazioni coldiretti per l’etichettatura d’origine su tutti gli alimenti, per fare chiarezza a livello scientifico sul cibo artificiale, per rivendicare il principio di reciprocita’ delle regole di produzione. la richiesta degli agricoltori, avanzata nei luoghi istituzionali e nelle piazze di rendere sempre e comunque riconoscibile il cibo ai consumatori, gli ha consentito di mettersi in piena sintonia con le esigenze piu’ profonde degli italiani. non deve dunque sorprendere che battaglie di questo tipo siano state fatte proprie dall’87% degli italiani. elevata (83%) anche la percentuale di cittadini – conclude coldiretti – secondo i quali l’agricoltura italiana rappresenta e difende valori molto attuali e positivi come la sostenibilita’, la qualita’ e la tutela e promozione della buona salute”.
FORUM COLDIRETTI: PLEBISCITO ITALIA SU ETICHETTA ORIGINE LA VUOLE IL 91% DEI CITTADINI
“la battaglia per l’etichettatura d’origine incontra un vero e proprio plebiscito tra gli italiani con addirittura il 91% che chiede informazioni semplici e trasparenti con la provenienza di tutti gli ingredienti del cibo che mettono in tavola, cosi’ da poter capire bene di cosa si tratta, secondo il rapporto coldiretti/censis”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “la petizione per una legge europea di iniziativa popolare promossa dalla coldiretti e’ stata uno dei temi della seconda giornata del forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani a roma organizzato in collaborazione con the european house – ambrosetti. poter sapere sempre e comunque quel che si mette nel carrello e nel piatto e’ diventato un desiderio fondante della cultura alimentare degli italiani, anche rispetto alla consapevolezza dell’esistenza di un italian sounding che rinvia ad un’etichettatura fuorviante. oltre un cittadino su due (53%) dichiara che gli e’ capitato di consumare un prodotto pensando che fosse italiano prima di scoprire che cosi’ non era. un vero e proprio endorsement all’iniziativa della coldiretti per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio in europa. l’obiettivo e’ raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. solo cosi’ sara’ possibile porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori permesso dall’attuale norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie ad ultime trasformazioni anche minime. in tale ottica e’ importante la recente sentenza della corte dei conti ue sulla necessita’ di colmare le lacune del quadro giuridico dell’unione in materia di etichettatura degli alimenti per garantire maggiore trasparenza ai consumatori. e’ possibile sottoscrivere la proposta di legge in tutti i mercati contadini di campagna amica e in tutte le sedi territoriali ma anche sul web. basta collegarsi al sito eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionare il proprio paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. si potra’ quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identita’ o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid”.
FORUM COLDIRETTI: SI’ A CENTRALI NUCLEARI A FUSIONE PER REALIZZARE TRANSIZIONE GREEN
“‘una vera transizione green si potra’ realizzare solo puntando sull’energia nucleare pulita, quella a fusione, combinata allo sviluppo delle rinnovabili, dal biogas all’agrivoltaico, per garantire il fabbisogno energetico legato alle esigenze del tessuto produttivo ma anche allo sviluppo delle innovazioni. e’ il messaggio lanciato dalla coldiretti censis in occasione della giornata conclusiva del forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani, a roma, organizzato dalla coldiretti in collaborazione con the european house – ambrosetti”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “il tentativo di imporre un green deal totalmente ideologico e svincolato dalla realta’ ha ormai evidenziato tutti i suoi limiti – rileva coldiretti – con il rischio che la necessaria transizione ecologica rimanga lettera morta. dall’altra parte, il costante aumento del costo dell’energia sta mettendo all’angolo non solo le imprese agricole italiane ma l’intero settore manifatturiero europeo. dinanzi a questo scenario, il nucleare ‘pulito’ rappresenta un’opzione importante – continua coldiretti – peraltro suffragata da un cambio di considerazione da parte degli italiani. secondo un’indagine ixe’ realizzata a settembre 2024 la percentuale di italiani che considera l’atomo come fonte energetica prioritaria su cui puntare e’ quadruplicata nello spazio di 5 anni, passando dal 4,8% al 21,6%. e a un nuovo eventuale referendum sulla reintroduzione di centrali nucleari voterebbe si’ il 46,8%, contro un 47,9% contrario e un 5,3% che non esprime un’opinione. un’eventuale reintroduzione del nucleare rappresenterebbe peraltro una risposta anche al problema del fabbisogno energetico necessario ad alimentare l’intelligenza artificiale, sulla quale il forum coldiretti di villa miani ha dedicato uno specifico un panel, evitando il rischio di un futuro in cui l’ia debba contendere l’energia al tessuto produttivo. il nucleare non potrebbe comunque prescindere dall’apporto delle energie rinnovabili – ricorda coldiretti – per un modello di transizione che veda le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunita’ energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio. il 16% della energia rinnovabile consumata in italia nasce dai campi e dalle stalle offrendo un contributo strategico al fabbisogno nazionale grazie all’impiego di biomasse, biogas, bioliquidi e fotovoltaico in grado di raddoppiare, grazie anche a nuovi accordi, il proprio potenziale produttivo al servizio del paese per contribuire a raggiungere gli obbiettivi fissati dalla cop28 per il 2030. secondo uno studio di coldiretti giovani impresa solo utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400gwh di energia solare, pari al consumo energetico complessivo annuo di una regione come il veneto”.
FORUM COLDIRETTI: NASCE LA DIPLOMAZIA DEI MERCATI CONTADINI PER “ESPORTARE” MODELLO ITALIANO
“una nuova ‘diplomazia dei mercati contadini’, con la diffusione nel mondo di modelli di produzione agricola capaci di dare speranza ai paesi piu’ poveri, creando le condizioni per una sovranita’ alimentare che assicuri cibo alle popolazioni, dando loro una opportunita’ di futuro. e’ la suggestione, sostenuta da esperienze concrete con primi importanti risultati, lanciata dal forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione a villa miani a roma organizzato in collaborazione con the european house – ambrosetti, con panel dedicati al piano africa e alla ‘esportazione’ del modello italiano dei farmers market, alla presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale antonio TAJANI”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “un esempio concreto e’ la recente inaugurazione ad alessandria d’egitto del primo mercato contadino nell’ambito del progetto ‘mediterranean and african markets initiative’ (mami-farmers markets), un’iniziativa finanziata dal ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale italiano e realizzata dal ciheam bari in collaborazione con la world farmers markets coalition e con il supporto della fondazione campagna amica di coldiretti. il primo passo verso la creazione di una rete di mercati non solo nel paese egiziano ma in tutto il mediterraneo e l’africa, come albania, tunisia, kenya e libano, per rafforzare i legami tra agricoltori e cittadini, con un impatto significativo sulle comunita’ locali. la fondazione campagna amica di coldiretti ha giocato un ruolo essenziale nella formazione dei produttori, offrendo corsi di aggiornamento e strumenti per gestire i mercati e comunicare efficacemente con i clienti. l’esperienza dei mercati contadini si propone oggi come modello a livello mondiale per aiutare le economie dei paesi piu’ poveri, a sviluppare filiere alimentari ‘dal basso’ per difendere la democraticita’ del cibo e riappropriarsi dei processi decisionali a vantaggio della collettivita’. un ruolo da protagonista e’ recitato dalla world farmers markets coalition un’organizzazione non-profit che fa parte dei dieci progetti selezionati nell’ambito del programma food coalition della food and agriculture organization (fao). nata tre anni fa su iniziativa di coldiretti e campagna amica con il coinvolgimento di sette associazioni sparse nei vari continenti, e’ arrivata a coinvolgere oltre settanta realta’ rappresentative da 60 paesi, 20.000 mercati coinvolti, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori. ma per l’emancipazione a la crescita dei paesi svantaggiati e’ importante anche l’azione promossa da bf international, filiera italia e cai (consorzi agrari d’italia) nell’ambito del piano africa. il progetto prevede la produzione di colture strategiche, destinate solo ai paesi coinvolti, per il consumo locale come ad esempio frumento, soia, mais, riso, banane, ortaggi e frutta di vario tipo. l’obiettivo e’ la creazione di posti di lavoro, la fornitura di beni e servizi, lo sviluppo delle agroenergie da fonte rinnovabile e la trasmissione di conoscenza e tecnologia per la produzione locale e lo sviluppo di nuove reti di vendita con i farmers market per fornire un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni, sviluppando le economie locali e potenziando la cooperazione. una completa inversione del modello neocoloniale praticato da altri stati, in primis la cina, che muove dalla considerazione che l’insicurezza alimentare e i conflitti ad essa legati e’ causata oggi dagli squilibri nella distribuzione delle risorse. molti paesi non sono piu’ in grado di produrre e distribuire cibo sufficiente a sfamare una popolazione globale in crescita, e cio’ e’ stato causato dal venir meno dei modelli produttivi costruiti ‘dal basso’ e fondati sull’agricoltura familiare. meno di un terzo delle terre agricole e delle risorse globali e’ oggi nelle mani di piccoli produttori e reti di agricoltori”.
FORUM COLDIRETTI: LEONARDO E BF SPA INSIEME PER SFIDE AGROINDUSTRIA E LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
“leonardo e bf spa hanno sottoscritto un memorandum of understanding (mou) allo scopo di rispondere in modo efficace e coordinato alle sfide globali nel settore agroindustriale e nella lotta al cambiamento climatico, mettendo a sistema le rispettive competenze per generare un impatto positivo e duraturo”. lo rende noto un comunicato stampa congiunto di leonardo e bf spa, che cosi’ prosegue: “l’accordo – firmato dal condirettore generale di leonardo, lorenzo MARIANI, e dall’amministratore delegato di bf spa, federico VECCHIONI, e’ stato presentato dal presidente di leonardo, stefano PONTECORVO, in occasione del XXII forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato da coldiretti in collaborazione con the european house-ambrosetti – consentira’ ai due gruppi di collaborare su progetti strategici a livello globale, nonche’ di creare sinergie per approcciare i progetti delle banche multilaterali di sviluppo (bms), rafforzando cosi’ la portata delle rispettive iniziative nei settori chiave. il mou si propone di effettuare attivita’ di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni paesi coinvolti dal piano MATTEI, e di identificare congiuntamente nuove opportunita’, promuovendo al contempo la tutela della biodiversita’ e dello sviluppo sostenibile con il pieno coinvolgimento delle realta’ locali. la collaborazione tra leonardo e bf spa rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno comune verso l’innovazione, la sostenibilita’ e la creazione di valore condiviso. leonardo con le sue tecnologie digitali e satellitari per monitorare dallo spazio le colture, i suoli, le risorse idriche e per migliorare il rendimento dei terreni puo’ contribuire a rispondere alle esigenze di sicurezza dei mutati scenari ambientali, caratterizzati dai cambiamenti climatici, dall’erosione del suolo e da una gestione delle risorse non efficiente. attraverso le competenze dell’azienda nel campo della cyber security, quelle di telespazio e di e-geos sviluppate nel settore della geo-informazione, unite da soluzioni tecnologiche avanzate, come l’applicazione dell’intelligenza artificiale, la raccolta e l’analisi di big data e il cloud, l’azienda e’ capace di consegnare fattori abilitanti per gestire aspetti cruciali legati alla ‘smart agriculture’ e alla transizione climatica. ‘oggi non si puo’ piu’ parlare di sicurezza, limitandola alla sfera della difesa. il piano strategico di leonardo parla di sicurezza globale. e per sicurezza globale s’intende la sicurezza energetica, delle infrastrutture ed anche alimentare. questo accordo mette a disposizione del mondo agricolo le nostre capacita’, in grado di diffondere un’agricoltura piu’ tecnologica e contrastare il cambiamento climatico’, ha dichiarato il presidente di leonardo, stefano PONTECORVO. tali competenze verranno integrate con le attivita’ agricole e di agribusiness dei progetti alla base dell’internazionalizzazione di bf spa, percorso gestito tramite la controllata bf international best fields best food ltd. il gruppo bf gia’ oggi e’ presente in quattro aree geografiche strategiche: africa, america latina, medio oriente e asia centrale. l’obiettivo e’ quello di replicare a livello globale, l’infrastruttura agroindustriale, con il controllo filiera genoma – prodotto alimentare, sviluppata dal gruppo bf in italia su oltre 11 mila ettari di sau attraverso lo sviluppo di moderne model farm, bfuture farm. bfuture farm, e’ un modello di farm agroindustriale innovativo, sostenibile ed inclusivo che si adatta alle esigenze di ogni paese e comunita’ e destinata a rappresentare la piu’ grande rete di gestione agricola ad alta tecnologia mai realizzata al mondo. all’interno dei progetti in via di realizzazione, e di quelli che verranno avviati nei prossimi anni, la formazione e’ una delle componenti fondamentali della presenza del gruppo bf nei diversi paesi. bf educational sara’ infatti la societa’ del gruppo bf che, all’interno delle bfuture farm, si occupera’ di realizzare percorsi di formazione e ricerca applicata all’agricoltura e all’agribusiness con l’obiettivo di formare i professionisti del futuro delle comunita’ di riferimento. ‘oggi con leonardo tracciamo un ulteriore percorso di collaborazione e crescita nell’implementazione delle tecnologie piu’ avanzate per la tutela delle risorse naturali’, ha dichiarato federico VECCHIONI, amministratore delegato di bf spa, che ha aggiunto: ‘obiettivo comune e’ il benessere di vaste comunita’ attraverso la produzione di cibo sicuro. bf spa crede nelle alleanze strategiche che sono alla base del proprio consolidamento e della crescita di questi anni’.”.