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“nuove risorse e una strategia politica mirata al rilancio delle aree interne e montane, ricordate ieri anche dal discorso del presidente, sergio MATTARELLA”. lo afferma in un comunicato il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, lanciando il tema portante dell’assemblea nazionale dell’associazione, intitolata ‘agricoltura al bivio: piu’ valore a chi produce’ che aprira’ le porte il 29 novembre, giornata della sua sessione pubblica. “e’ ora – secondo FINI – di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono, come ha sottolineato MATTARELLA, per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli”. “le aree interne – secondo FINI – hanno una valenza sia ambientale che sociale, ma devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimita’, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanita’ e il superamento del digital divide”. per FINI “bisogna, inoltre, incentivare l’abitabilita’ di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalita’ agevolata e norme che favoriscano l’accesso al credito e alla liquidita’, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. investire sulle zone rurali e’ un’urgenza sociale, oltre che economica, perche’ la produttivita’ agricola e’ anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare”.