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“esprimiamo la nostra netta contrarieta’ rispetto all’idea di modificare la natura giuridica dell’azienda calabria verde”, dichiarano in un comunicato i segretari generali regionali di fai cisl michele SAPIA, flai cgil caterina VAITI e uila uil pasquale BARBALACO, che cosi’ proseguono: “quanto comunicatoci ufficialmente dalla regione calabria durante l’incontro sindacale svoltosi nella cittadella regionale lo scorso 4 novembre, di voler mutare la natura giuridica dell’azienda regionale calabria verde, da ente pubblico non economico a ente pubblico economico, rappresenta una scelta politica che non ci convince. un tema gia’ discusso nel lontano 2012 in occasione della definizione normativa regionale che istituiva l’azienda calabria verde e che scateno’ varie e importanti iniziative sindacali. all’assessore all’ambiente marcello MINENNA, all’assessore alla forestazione gianluca GALLO, al dirigente dell’uoa forestazione domenico PALLARIA e al direttore generale di calabria verde giuseppe OLIVA, abbiamo ribadito le nostre perplessita’ e sostenuto che, ad una impostazione basata su logiche esclusivamente di mercato, per rilanciare ulteriormente l’azienda calabria verde si dovrebbe innanzitutto concludere la procedura per l’attuazione dell’atto aziendale predisposto dalla 6a commissione consiliare regionale, dare seguito al piano per il fabbisogno del personale, e proseguire nell’importante lavoro svolto sino ad ora dall’attuale direzione aziendale, esaltando ulteriormente il valore multidimensionale del settore forestale. in una regione morfologicamente e idrogeologicamente fragile non servono ulteriori norme, ma un nuovo approccio, attraverso una programmazione di lungo periodo, ponendo al centro il tema del presidio umano e del lavoro. il settore della forestazione non puo’ essere considerato un semplice costo ma un investimento per prevenire nuove tragedie e mitigare effetti dei cambiamenti climatici. il comparto forestale-ambientale e’ un comparto strategico per fare prevenzione, messa in sicurezza del territorio, attivita’ di rimboschimento e vivaistica, recupero delle aree interne, tutela della biodiversita’, fissazione del carbonio, contrasto alla crisi climatica e demografica. e’ necessario un piano di investimenti per riprendere quelle esperienze virtuose che, dalla meta’ degli anni cinquanta, hanno consentito alla calabria, tramite il lavoro dei forestali, di essere un territorio piu’ sicuro, meno fragile e con un importante patrimonio ambientale e di biodiversita’. oggi pero’ serve una nuova forestazione in chiave moderna e proiettata al futuro. le modifiche normative prospettate dalla regione non garantiscono ne’ un cambio di passo ne’ serenita’ tra i lavoratori. la vera strategia passa da una appropriata considerazione del valore del lavoro forestale, dalla formazione di nuove professionalita’, lotta al dissesto idrogeologico, aggiornamento delle competenze e, in particolare, dall’urgente quanto necessario ricambio generazionale che non puo’ essere subordinato al cambio della natura giuridica dell’azienda regionale calabria verde. ci auguriamo che le nostre riflessioni e perplessita’ non diventino lettera morta e che siano considerate e valutate dalla giunta regionale e in particolare dal presidente della regione roberto OCCHIUTO al quale chiediamo di continuare a sostenere l’importante azienda regionale calabria verde, per come gia’ fatto con il superamento del commissariamento, tramite un vero rilancio che passa necessariamente dal varo definitivo dell’atto aziendale e da un immediato ricambio generazionale”.