VINO: COLDIRETTI, PER IL 46% DEGLI ITALIANI ESPRIME CULTURA E TERRITORIO

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“per quasi un italiano su due (46%) il vino e’ prima di tutto l’espressione della cultura nazionale e del territorio, mentre al secondo posto si piazza ‘una fonte di piacere’ e al terzo un modo per stare insieme. ad affermarlo e’ un’indagine di centro studi divulga/ixe’ diffusa in occasione della giornata nazionale dell’uva celebrata dalla coldiretti nei mercati di campagna amica in tutta italia, con la vendemmia 2024 giunta ormai al rush finale”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “un appuntamento celebrato con oltre 160 incontri dedicati alla riscoperta della cultura del vino, a partire dai suoi aspetti piu’ tradizionali, come la pigiatura dell’uva, per l’occasione aperta ai bambini, o la preparazione dei dolci con il mosto, oltre a degustazioni, laboratori, assaggi delle varieta’ di uva presenti nei mercati, abbinamenti guidati vino formaggi e salumi con sommelier ed esperti del settore, workshop e show cooking con i cuochi contadini. la giornata ha festeggiato la fase finale della raccolta delle uve, scattata quest’anno addirittura a fine luglio in sicilia e proseguita poi attraverso tutto lo stivale, per una produzione che si aggirera’ tra i 41 e 42 milioni di ettolitri, secondo divulga. una quantita’ ben al di sotto della media degli ultimi anni, ma che dovrebbe permettere all’italia di riconquistare la leadership produttiva scavalcando la francia. ma l’obiettivo e’ anche sensibilizzare i cittadini contro i tentativi in atto di demonizzazione di un prodotto che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea – ricorda coldiretti – considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti a partire dal bicchiere di rosso o di bianco ai pasti i cui effetti benefici sono stati raccontati nel corso dei secoli. se gli italiani continuano a far segnare record di longevita’ rispetto agli altri popoli un motivo ci sara’. il rischio paradossale di alcune politiche europee, come il tentativo di apporre sulle bottiglie delle etichette allarmistiche adottato in irlanda, e’ quello di trovare gli scaffali vino ‘bollato’ con scritte terroristiche accanto a cibi e bevande ultraprocessate, che non hanno niente di naturale, ma che magari vantano bollini verdi e claim positivi, nonostante gli ormai sempre piu’ evidenti e riconosciuti effetti dannosi sulla salute”.