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“e’ sempre piu’ urgente una riflessione sul ruolo della nostra agricoltura nella lotta ai cambiamenti climatici. non possiamo piu’ permetterci di rimandare decisioni chiave per il futuro del nostro paese e la sopravvivenza del comparto agricolo nazionale, perno fondamentale della sostenibilita’ dei territori e della sicurezza alimentare globale, tanto piu’ evidente guardando alle potenzialita’ dell’intera penisola, regione per regione, soprattutto nelle aree interne”. lo rende noto un comunicato stampa di cia-agricoltori italiani che ha lanciato il messaggio alla conferenza nazionale di federterziario, a portofino, su ‘l’economia del sud: sviluppo, opportunita’ e sfide’. “essere qui per parlare di sviluppo e’ significativo – e’ intervenuto il vicepresidente nazionale di cia, gianmichele PASSARINI – il periodo difficile che stiamo attraversando non solo sul fronte delle risorse, ma anche per i ripetuti eventi atmosferici estremi in tutta italia, richiede di accelerare il dibattito sulle trasformazioni che il comparto agricolo deve affrontare per superare le sfide attuali e costruire per le nuove generazioni”. e, dunque, per PASSARINI: “questo scenario e la transizione sostenibile che ci viene sollecitata ha bisogno di maggiori fondi a sostegno delle aziende e delle comunita’, ma soprattutto di uno sforza maggiore per riconoscere il patrimonio che l’intera penisola rappresenta. il grande potenziale del sud italia – ha aggiunto – e’ una delle nostre principali risorse. eppure, e’ nelle regioni del mezzogiorno, in particolare nelle zone rurali con problemi infrastrutturali e nei servizi, che si evidenziano le percentuali piu’ alte di persone a rischio poverta’ ed esclusione sociale d’europa (si va dal 46,3% della campania al 42,8% della calabria e 41,4% della sicilia. seguite da molise, basilicata, puglia e abruzzo). cio’ nonostante, e’ sempre il sud a produrre eccellenze e a dimostrare di poter essere un motore di crescita per tutta l’agricoltura italiana”. “basti pensare – prosegue il comunicato – alla tenacia e alla passione dei produttori locali – raccontati all’evento anche dal presidente nazionale di turismo verde-cia, mario GRILLO – ai quali si deve buona parte dell’agrifood certificato riconosciuto in tutto il mondo, ma che meritano piu’ attenzione per tutelare comunita’ e territori, contribuendo parallelamente alla crescita delle imprese del settore, superando le frammentazioni, le difficolta’ di accesso ai mercati e una logistica inefficiente. da nord a sud, ogni regione e’ parte integrante di un mosaico agricolo che contribuisce alla forza complessiva del nostro paese. formazione, condivisione di know-how e consulenza per orientare al meglio le scelte tecniche e strategiche nel settore agricolo, tra le leve introdotte da cia attraverso i suoi servizi alle imprese, ma anche alla persona”. “sul fronte istituzionale poi – ha concluso PASSARINI – siamo impegnati a tutto campo per rafforzare le filiere e rendere la nostra agricoltura piu’ competitiva e sostenibile. per il mezzogiorno, serve uno sforzo congiunto tra istituzioni ed imprenditori, leva per garantire investimenti strategici improntati a una visione a lungo termine, troppo spesso assente nel nostro paese”.