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“un patto per la creazione di canali sicuri per la reperibilita’ di manodopera qualificata, capaci di far incontrare domanda e offerta, salvaguardando le esigenze delle aziende agricoli e la dignita’ e i diritti dei lavoratori, contro ogni forma di caporalato e sfruttamento. e’ l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto da coldiretti, filiera italia, organizzazione internazionale per le migrazioni (oim) e e4impact in occasione dell’incontro a palazzo rospigliosi a roma sulla nuove sfide del lavoro in agricoltura”. lo rende noto un comunicato di coldiretti che cosi’ prosegue: “da un lato l’imprese agricola avrebbe certezza di poter disporre delle necessarie risorse in tempi certi e confacenti alle necessita’, dall’altro il lavoratore sarebbe inserito nel contesto lavorativo nazionale godendo pienamente di tutti i diritti previsti dalla legislazione e dalla contrattazione collettiva di settore. in questo modo si eviterebbe anche il rischio per le imprese di doversi affidare a soggetti terzi, potendo contare su una rete assolutamente ‘trasparente’. il documento, che ha avuto l’apprezzamento delle organizzazioni sindacali intervenute, e’ stato sottoscritto dal presidente di coldiretti, ettore PRANDINI, da luigi SCORDAMAGLIA, ad filiera italia, da laurence HART, direttore dell’ufficio di coordinamento per il mediterraneo, organizzazione internazionale per le migrazioni (oim), e da letizia MORATTI, presidente e4impact, alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali, marina CALDERONE. coldiretti e filiera italia porterebbero, infatti, la loro esperienza in fatto di internazionalizzazione e cooperazione sostenibile con progetti basati su un modello di intervento non predatorio e sostenibile, e che prevede tra le aree strategiche azioni mirate per la formazione dei lavoratori e delle imprese agricole e agroalimentari, finalizzati allo sviluppo occupazionale e imprenditoriale delle comunita’ locali. da parte sua l’oim promuoverebbe la mobilita’ e l’inclusione dei migranti, fornendo supporto alle autorita’ e alle controparti interessate a tutti i livelli, al fine di rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo a beneficio di tutti. e4impact e’, invece, una fondazione impresa sociale che opera nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e solidarieta’ internazionale implementando, specialmente nel contesto africano, percorsi di formazione a vantaggio di imprenditori capaci di generare un positivo impatto sociale. un primo esempio delle possibilita’ oggetto del protocollo e’ rappresentato dal progetto ‘formazione e orientamento per i migranti in agricoltura – costa d’avorio’ di cuneo promosso da coldiretti che vede coinvolti oim, clirap associazione culturale di sostegno allo sviluppo dei paesi africani, l’association solidarite’ paris-bouake’ ente che opera in progetti di sviluppo territoriale e del capitale umano in costa d’avorio ed il cpia centro provinciale istruzione adulti di cuneo”.