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“ritirare una mozione prettamente strumentale sarebbe stato un atto di responsabilita’, un atto che abbiamo chiesto alla minoranza prima della bocciatura in aula del documento. una mozione prettamente pleonastica, che conteneva indicazioni su cio’ che e’ gia’ stato fatto o programmato. abbiamo, infatti, dettagliato dati, investimenti, numero di contenimenti, indennizzi, diretti e indiretti. nessuno nega la gravita’ della psa, che sta colpendo in 14 paesi europei, ma sarebbe troppo facile combattere questo virus con i proclami”. lo afferma in un comunicato l’assessore regionale all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, alessandro BEDUSCHI, replicando alle critiche delle opposizioni sulla peste suina. “l’opposizione – aggiunge BEDUSCHI – fa il suo mestiere. ci sono dei momenti in cui pero’ bisognerebbe anche avere ragionevolezza e unirsi nelle criticita’. questa e’ una criticita’ nazionale, e’ un attacco del virus a tutta l’economia, in particolar modo quella lombarda. speculare politicamente non aiuta”. “regione lombardia non e’ in ritardo – ribatte BEDUSCHI -, ma ha fatto tutto cio’ che doveva fare: dall’inizio ha dettato disposizioni importanti per il contenimento e la selezione dell’unico vettore di questa malattia, il cinghiale selvatico, che negli anni non e’ stato contenuto”. “la biosicurezza dei nostri allevamenti – osserva l’assessore lombardo – e’ aumentata. la politica deve fare la sua parte, puo’ fare meglio e fara’ di piu’, pero’ c’e’ anche l’uomo che deve fare la sua parte. abbiamo visto la probabile mano umana nella negligenza dell’autodenunciare una mancanza e una disattenzione nella biosicurezza che hanno causato contagi in altri allevamenti”.