NOCCIOLE: CONFAGRICOLTURA PIEMONTE SCRIVE A REGIONE PER DENUNCIARE STATO DI CRISI COMPARTO

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“necessita’ di intervenire in tempi rapidissimi con un piano strategico articolato, che possa garantire la sopravvivenza delle imprese, individuando interventi prioritari da attuare subito e nel medio lungo periodo, oltre all’apertura di un ‘tavolo di comparto’ quale occasione di analisi e confronto del settore corilicolo piemontese: lo ha chiesto confagricoltura piemonte in una lettera inviata oggi all’assessorato agricoltura della regione e al presidente CIRIO”. lo rende noto un comunicato stampa della federazione piemontese. “la coltivazione della nocciola piemontese manifesta le conseguenze del cambiamento climatico che ha caratterizzato, in modo particolare, le stagioni piu’ recenti. negli ultimi tre anni, infatti, le rese non sono state all’altezza delle aspettative, compromettendo la sostenibilita’ economica delle imprese con il rischio di mettere in seria difficolta’ l’intero comparto”, ha evidenziato il presidente di confagricoltura piemonte, enrico ALLASIA. “la siccita’ estrema – prosegue il comunicato – e il mancato soddisfacimento del fabbisogno in freddo nel periodo invernale, unitamente alle abbondanti precipitazioni primaverili, che hanno contribuito ad accentuare i fenomeni di stress, amplificando cosi’ la cascola fisiologica e l’insorgere di alcune fitopatie, come la citospora, che normalmente colpisce i noccioleti piu’ datati, ma nell’ultimo periodo, ha fatto registrare danni ingenti anche sulle piante piu’ giovani, hanno compromesso il processo di impollinazione e crescita delle piante, danneggiando gravemente le produzioni. e’ stimata una perdita fino al 50% sul raccolto che porterebbe cosi’ alcune aziende dolciarie a rivolgersi altrove per soddisfare le esigenze di mercato”. “desideriamo tutelare la filiera locale piemontese della nocciola e per questo, come per altre produzioni sinonimo di eccellenza dei nostri territori, abbiamo chiesto alla regione di attivare misure strategiche, utilizzando i fondi del psp, a sostegno delle imprese agricole per favorire, ad esempio, il rinnovo del parco noccioleti attraverso l’espianto e il reimpianto, prevedendo sostegni per il mancato reddito e la realizzazione di impianti di irrigazione”, rimarca ALLASIA. confagricoltura piemonte ha sottolineato, poi, quanto il prezzo di mercato, variabile dai 320 ai 420 euro/quintale, battuto alla fiera di castagnole lanze (at), non sia sufficiente a ripagare le spese sostenute per la produzione e i rischi affrontati. “e’ necessario investire nella ricerca scientifica, per lo sviluppo di varieta’ e cloni adatti a fronteggiare lo scenario dei nuovi cambiamenti climatici e capaci di contrastare le problematiche fitosanitarie tipiche della coltura, nonche’ adottare nuove tecnologie implementando strategie innovative per favorire pratiche agronomiche piu’ sostenibili”, conclude ALLASIA.