(riproduzione riservata)
“i fenomeni alluvionali non sono piu’ ‘eccezionali’, vanno gestiti mettendo in atto un piano strutturale a salvaguardia del territorio che sia di ampio respiro, capace di fronteggiare in tempi rapidi situazioni disastrose per la collettivita’ e le imprese, grazie a procedure snelle, velocita’ nella raccolta dei dati e nella compilazione delle perizie, con l’obiettivo di ottenere subito le risorse necessarie alla messa in sicurezza delle zone edificate e dei bacini idrografici e al rilancio delle attivita’ produttive”. lo dice in un comunicato la confagricoltura, sottolineando come sia urgente un serio studio di fattibilita’ della sistemazione idraulica dei corsi d’acqua naturali e artificiali. “il settore primario – prosegue il comunicato – e’ quello piu’ coinvolto e danneggiato e bisogna superare i veti ambientali: ci sono opere ferme da anni. l’organizzazione agricola esorta i consorzi di bonifica a svolgere il proprio ruolo fondamentale nel presidio idrogeologico in collina e montagna, invitandoli a investire le risorse del pnrr per ottimizzare il sistema idrico. sono pochi gli interventi effettuati sui movimenti franosi generati lo scorso anno dalle esondazioni e dall’eccesso di piogge. ora le frane si sono riattivate, e altre se ne sono aggiunte, peggiorando il quadro complessivo del dissesto. intanto i tecnici di confagricoltura seguono costantemente il monitoraggio degli areali critici attraverso una capillare ricognizione dei danni subiti dalle aziende agricole. il comparto e’ stato gravemente colpito: vigneti e frutteti sommersi, con alberi carichi di frutti ancora da raccogliere (uva, pere, mele, kiwi), oltre alle orticole in campo, in particolare le varieta’ tardive del pomodoro da industria e le barbabietole da zucchero. la confederazione ricorda che l’emilia-romagna e’ la seconda regione produttrice di ortofrutta in italia con 180.000 ettari coltivati e rappresenta, in termini di volume, il 15% della produzione nazionale. la regione figura al terzo posto a livello nazionale per produzione di uva (7,97 milioni di quintali di uva) e al secondo se si parla di uva per vini da tavola. produce 1,8 milioni di tonnellate di pomodoro da conserva sui 5,5 milioni totali nel paese e dal bacino bieticolo emiliano arriva oggi la maggior parte dello zucchero made in italy”.