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“alcune delle impostazioni contenute nel report consegnato oggi alla presidente VON DER LEYEN sono il frutto delle mobilitazioni che coldiretti ha messo in atto a bruxelles per chiedere un cambio di passo decisivo dell’ue nell’approccio alle politiche agricole. serve ora tradurle in fatti concreti. nel complesso e’ urgente un cambiamento radicale rispetto alla scorsa commissione e molto piu’ coraggio riguardo a quanto contenuto nel documento”. lo afferma in un comunicato la coldiretti commentando il report del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura europea consegnato oggi alla presidente della commissione europea. “accogliamo con favore l’impegno per la tutela del reddito degli agricoltori – spiega coldiretti -, cosi’ come apprezziamo l’attenzione rivolta all’equilibrio delle filiere agricole, e ci aspettiamo un rafforzamento delle misure contro le pratiche sleali, oltre a interventi per una distribuzione equa del valore lungo tutta la filiera agroalimentare. ribadiamo pero’ che e’ necessario un deciso cambio di rotta al momento non riscontrabile nel documento. verificheremo che ci sia davvero maggiore attenzione verso il settore agricolo nella fase di budget e nella programmazione della prossima politica agricola comune (pac), per garantire che vengano destinati fondi adeguati. al di la’ degli intenti dichiarati – sottolinea coldiretti -, e’ fondamentale aumentare le risorse finanziare e ribadire la centralita’ della sicurezza alimentare come parte integrante della sicurezza europea, perche’ una produzione agricola forte e’ essenziale per ridurre la vulnerabilita’ dell’europa. va assolutamente evitato l’approccio ideologico alla zootecnia, in particolare per quanto riguarda la prospettiva di sostituire le proteine animali con quelle vegetali, come indicato dal report. riteniamo inoltre che il tema del rapporto tra salute e alimentazione sia stato trascurato. e’ un’occasione persa non aver inserito un riferimento alla necessita’ di regolamentare, al pari dei farmaci, i prodotti a base cellulare realizzati in laboratorio e di avviare una discussione sui cibi ultraprocessati. auspichiamo, infine, che si prosegua con la riforma relativa alle new genomic techniques (ngt), anche queste incomprensibilmente assenti nel documento, separandole chiaramente dagli ogm transgenici”.