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agea, agenzia per le erogazioni in agricoltura, rispondendo all’interrogazione parlamentare del senatore claudio fazzone (fi) secondo il quale nell’applicazione dell’ecoschema 5 alle specie mellifere del 2023, l’agenzia non avrebbe tenuto conto dell’emergenza siccita’ nella valutazione delle anomalie bloccanti emerse in fase di istruttoria e verifica delle domande di aiuto, con particolare riferimento all’anomalia ec-07, precisa quanto segue: “il decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42 disciplina all’articolo 1 paragrafo 3 la fattispecie dell’inosservanza delle condizioni di concessione dell’aiuto dovuta a cause di forza maggiore o a circostanze eccezionali di cui all’articolo 3 del regolamento (ue) 2021/2116. ebbene, tale principio e’ stato recepito nelle istruzioni operative di tutti gli organismi pagatori (a titolo esemplificativo vedi istruzione n. 16 del 2 agosto 2023 pubblicata dall’organismo pagatore arcea). in particolare, ai fini del riconoscimento delle cause di forza maggiore, come e’ la siccita’, intesa come circostanza eccezionale, gli agricoltori interessati, per il tramite dei centri di assistenza agricola, avrebbero dovuto presentare “comunicazione relativa a forza maggiore e circostanze eccezionali ai sensi dell’art. 3 del reg. (ue) n. 2021/2116” indicando il numero di domanda oggetto di comunicazione e la relativa documentazione probante, entro 15 giorni lavorativi dalla data in cui il beneficiario sia in condizione di farlo e, comunque, non oltre il termine di presentazione della domanda unica relativa alla campagna successiva a quella in cui si e’ verificata la forza maggiore o la circostanza eccezionale. si precisa ulteriormente che le verifiche effettuate da agea e il successivo follow-up da parte degli organismi pagatori non hanno riguardato il solo territorio del mezzogiorno bensi’ l’intero territorio italiano, consentendo cosi’ di intercettate “preventivamente” comportamenti non in linea con la normativa per l’accesso all’eco-schema 5″. “agea, in linea con il proprio ruolo di controllo e trasparenza – prosegue l’agenzia – ha prontamente segnalato tali irregolarita’ agli organismi pagatori competenti, con le note 76154 del 16 ottobre 2023 e 90321 del 1° dicembre 2023. in particolare, l’agenzia ha fornito agli organismi pagatori la lista degli appezzamenti risultati non conformi alle prescrizioni, invitandoli ad effettuare le opportune verifiche aggiuntive con gli agricoltori interessati e i rispettivi centri di assistenza agricola. a seguito di tali verifiche, gli organismi pagatori hanno confermato l’affidabilita’ dei dati forniti da agea”. “l’azione tempestiva di agea, unita alla collaborazione con gli organismi pagatori, ha permesso di evitare un esborso di circa 16.000.000 di euro, che sono stati riallocati su altri interventi a beneficio degli agricoltori meritevoli. questo risultato dimostra l’importanza del ruolo di agea nel garantire un utilizzo efficiente ed equo delle risorse pubbliche, a vantaggio dell’intero settore agricolo nazionale”, conclude l’agenzia.