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“nel mezzogiorno l’emergenza siccita’ e’ insostenibile, serve un coordinamento piu’ efficace tra regioni e governo nazionale per affrontarla in modo sistemico”. lo afferma in un comunicato giuseppino SANTOIANNI, presidente dell’aic-associazione italiana coltivatori. “da troppo tempo la riduzione delle piogge – in sicilia le precipitazioni cumulate in 12 mesi corrispondono solo a 414 mm – e l’innalzamento delle temperature stanno facendo crollare la produzione di grano duro”, continua SANTOIANNI. “la produzione di grano in sicilia e’ scesa del 50-60%, alcune produzioni ortofrutticole sono crollate del 70% e quella delle colture destinate a foraggio dell’80%, impattando sugli allevamenti insieme alla mancanza di acqua per gli animali. in puglia – prosegue il comunicato dell’associazione – la siccita’ sta compromettendo il 50% della produzione olivicola. gli invasi sono allo stremo: in sardegna l’istituto idrografico ha segnalato una riduzione di oltre il 7% delle scorte di acqua nel giro di un mese, un decremento pari a 132 milioni di mc mentre in sicilia dei 267 mln di mc trattenuti dagli invasi regionali, solo 122 mln sono utilizzabili”. “il ricorso allo stato di emergenza in molte regioni del sud va ascoltato dal governo. i problemi – continua SANTOIANNI – sono noti da tempo ed entro ferragosto in buona parte d’italia non ci sara’ piu’ acqua per l’agricoltura. servono maggiori ed immediate risorse per le imprese perche’ i controlli sui furti dell’acqua da soli non bastano. inoltre chiediamo al governo di accelerare gli interventi della struttura commissariale per le operazioni urgenti connesse al fenomeno della scarsita’ idrica perche’ ad oggi non si vedono risultati concreti rispetto agli impegni presi. la nostra organizzazione come sempre e’ a disposizione delle istituzioni per dare il contributo necessario alla risoluzione delle problematiche perche’ ognuno deve fare la propria parte”.