IL 25/7 A FORLI’ ASSEMBLEA GENERALE CONDIFESA ROMAGNA

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“le polizze assicurative sono ormai a tutti gli effetti uno strumento fondamentale per gli imprenditori agricoli, ma e’ necessario rivedere l’impianto della cosiddetta difesa passiva: per condifesa romagna serve mettere al centro la tutela del reddito dell’azienda agricola, creando le condizioni affinche’ sempre piu’ agricoltori scelgano di assicurare le proprie produzioni”. lo rende noto un comunicato di condifesa romagna, che cosi’ prosegue: “e di queste prospettive l’associazione senza scopo di lucro, che associa oltre mille imprese agricole affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi, ne discutera’ giovedi’ 25 luglio durante l’assemblea generale ordinaria dei soci che si terra’ nella sala riunioni di coldiretti a forli’, in via forlanini 11 alle ore 21. ‘giovedi’ porteremo all’attenzione dei soci le nuove procedure di riscossione dei contributi e delle quote associative – illustra andrea FERRINI, presidente di condifesa romagna -: come condiviso lo scorso anno in consiglio, abbiamo convenuto che serva fare chiarezza e stabilire date certe in cui soci sono chiamati a versare la prima quota e poi il saldo. sino ad oggi, infatti, tutto era legato all’arrivo dei contributi statali, ma questi, soprattutto per le produzioni vegetali, ormai sono erogati con una certa regolarita’: quindi proponiamo di versare l’anticipo a fine ottobre e il 31 luglio dell’anno successivo il saldo. cosi’ i soci nel momento in cui stipulano l’assicurazione sanno di avere due scadenze gia’ stabilite e possono fare la loro programmazione finanziaria. questo consentira’ al condifesa di ottimizzare le spese per anticipare i contributi e di pesare quindi meno sui propri soci’. durante l’assemblea si votera’ anche il rinnovo del consiglio di amministrazione di condifesa romagna. ‘il mandato triennale che arriva alla conclusione non e’ stato facile, con un rapporto tra sinistri e premi riconosciuti molto a sfavore delle compagnie assicurative: gelate, alluvioni, brinate, grandinate, trombe d’aria, siccita’… l’agricoltura romagnola non si e’ fatta mancare nulla e il nostro territorio e’ stato particolarmente colpito – riassume il presidente -. anche per questo si sono avute clausole assicurative peggiorative: come condifesa romagna abbiamo cercato di ragionare con le compagnie, abbiamo condotto trattative serrate per portare il massimo risultato per gli agricoltori. il nostro lavoro e’ stato apprezzato, abbiamo continuato ad anticipare i contributi dovuti dai soci e nel corso del triennio gli associati sono aumentati del 15% superando quota mille. davanti a questi scenari, anche per avere condizioni di maggior favore, e’ importante avere il maggior numero di imprese agricole assicurate e poter contare sulla contribuzione pubblica. condifesa nel prossimo triennio lavorera’ per individuare forme assicurative win-win tra imprese agricole e compagnie: stiamo studiando le cosiddette polizze parametriche che, per semplificare il ragionamento, scommettono sull’accadimento di un determinato evento (gelo, grandine…) con una determinata intensita’: non sostituiranno le polizze tradizionali, infatti ancora non sono cosi’ competitive, ma si potranno affiancare a queste e c’e’ sempre la possibilita’ di sviluppare fondi mutualistici a sostegno. pensiamo che rispetto al totale dell’investimento in polizze tradizionali, una diversificazione delle copertura del rischio con un 10-20% dedicato alle polizze parametriche possa essere una strategia interessante. cosi’ come e’ interessante implementare un modello misto di difesa attiva e passiva: in questa direzione va il bando regionale frutteti protetti, che prevede un’intensita’ dell’aiuto del 70% purche’ si adottino due apprestamenti di sicurezza tra sistemi di contrasto delle gelate tardive, strutture di contenimento degli eventi grandinigeni e di protezione dagli insetti e impiantistica per mitigare la siccita’. la sfida di condifesa romagna – conclude andrea FERRINI – e’ di inserirci in questi percorsi garantendo polizze piu’ leggere proprio perche’ si sono coperti attivamente i rischi, implementando poi polizze su queste strutture di difesa attiva: in futuro diventera’ necessario e premiante assicurarle’.”.