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“i caa conoscono bene il perimetro delle responsabilita’ e delle attivita’ attribuite loro, in delegata, dagli organismi pagatori, cosi’ come tutte le motivazioni che hanno portato l’interno sistema, dal ministero alle organizzazioni professionali, a non centrare nessuna delle scadenze prefissate per la presentazione della domanda unica pac 2024, ma addirittura a fissare un’ulteriore proroga al prossimo 31 agosto”. lo afferma in un comunicato cia-agricoltori italiani, che cosi’ prosegue: “per cia e’, dunque, utile il nuovo rinvio, ma non e’ piu’ possibile continuare a subire attacchi dalla dirigenza di agea, rispetto alla performance dei centri di assistenza agricola. basta polemiche. secondo cia, infatti, dati alla mano, le problematiche sono talmente evidenti che, oggi, per tutti i caa la media di validazione dei fascicoli si attesta all’80% del totale e il numero di domande uniche depositate non supera il 70% di quelle complessive attese da agea. era noto a tutti, sottolinea ancora cia, che l’introduzione di una rivoluzione tecnologica innovativa, e di valore nel momento della sua piena funzionalita’ (si spera il prossimo anno), all’interno del processo tecnico di accompagnamento alla presentazione delle domande, con la costruzione del nuovo fascicolo aziendale, avrebbe comportato numerose difficolta’ di funzionalita’ e di adattamento, cosi’ come era inevitabile che le criticita’ si sarebbero trasformate in forti ritardi e stress a cascata sugli operatori caa, pur di consentire ai produttori di poter adempiere alle proprie esigenze. eppure il rinnovamento messo in atto da agea nel corso del 2024, ci ha visti disponibili, proprio nella convinzione che cio’ avrebbe portato un indubbio vantaggio alle imprese agricole. con questo spirito il nostro caa, spiega cia, ha quindi avviato tutte le attivita’ necessarie all’aggiornamento dei fascicoli dei produttori e alla predisposizione delle domande uniche. ora, pero’, non si puo’ negare quanto accaduto nel frattempo. l’impianto informatico predisposto e gestito da agea, ricorda cia, con la scadenza delle domande uniche fissata al 15 maggio 2024 e’ stato rilasciato il 29 aprile scorso, rendendo impossibile rispettare la prima scadenza. il nostro caa si e’ messo, dunque, a lavoro, a supporto di agea e masaf, per individuare i problemi, poi oggetto del riepilogo, presentato da agea il 14 maggio, con tanto di annunciata risoluzione dei bug e ripartenza del sistema. tuttavia, la quasi totale soluzione dei problemi e’ arrivata solo il 23 giugno, con il rilascio di una nuova versione del software, dopo piu’ di un mese dall’annuncio. la scadenza della domanda unica e’ stata, quindi prorogata di nuovo, prima al 1° luglio, poi al 31° luglio, ma sempre senza motivazioni che evidenziassero la non funzionalita’ degli strumenti. ‘sono chiare le responsabilita’ del sistema, ma noi non abbiamo mai strumentalizzato nessuna delle problematiche”, sottolinea, oggi, il direttore nazionale di cia-agricoltori italiani, maurizio SCACCIA. “siamo consapevoli delle difficolta’ e, nel rispetto del ruolo dei caa, abbiamo sempre lavorato a testa bassa per limare le criticita’ e assicurare assistenza agli agricoltori e supporto ad agea. da qui a dover subire continui, ingiustificati attacchi, sotto anche una sbandierata iper-efficienza pubblica, ci appare, pero’ poco credibile e dannoso per l’intero sistema che dovrebbe vederci tutti dalla stessa parte, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole”, conclude SCACCIA.