ASSEMBLEA UNIONE AGRICOLTORI FIRENZE CON SACCARDI, NARDELLA, COLPIZZI BRONDELLI, DIANA

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“gli agricoltori fiorentini, al pari dei nostri colleghi italiani, si sentono in una tenaglia: gli effetti della guerra in ucraina e in palestina, l’inflazione e certe rigidita’ dell’unione europea penalizzano fortemente il settore. si nota una flessione della vendita di prodotti di qualita’”. lo ha detto francesco COLPIZZI, presidente dell’unione agricoltori di firenze, all’assemblea annuale dell’associazione, tenutasi oggi a palazzo incontri. lo rende noto un comunicato di confagricoltura firenze che cosi’ prosegue: “all’appuntamento hanno partecipato: paola GALGANI, vicesindaco di firenze; massimo MANETTI, presidente camera di commercio di firenze; stefania SACCARDI, vicepresidente regione toscana e assessora all’agricoltura; gerardo DIANA, presidente consorzio arancia rossa di sicilia igp; dario NARDELLA, coordinatore pse commissione agricoltura parlamento europeo; elisa TOZZI, consigliere regionale della toscana, responsabile dipartimento agricoltura fdi; luca BRONDELLI di BRONDELLO, vicepresidente confagricoltura”. “la politica comunitaria con la pac e il green deal – ha detto COLPIZZI – dimostra di voler mantenere la discussione su concetti accademici e da salotto che poco hanno a che fare con il tessuto rurale. noi rappresentiamo chi ogni giorno pratica la transizione ecologica sul campo – ha continuato COLPIZZI – come agricoltori fiorentini ci auspichiamo di continuare a mantenere un dialogo proficuo con le istituzioni toscane per poter attuare tutti gli strumenti a disposizione per consolidare e far crescere le nostre aziende. intanto in dieci anni la superficie agricola utilizzata e’ diminuita del 13,1%”. “non dobbiamo giocare in difesa ma giocare all’attacco, l’europa e’ il campo da gioco sul quale dobbiamo scommettere – ha affermato dario NARDELLA -. la toscana e’ una regione molto all’avanguardia sull’agricoltura con piu’ di 50mila aziende, con una trasformazione in questi anni che ha visto anche cambiare il mondo del lavoro nel campo dell’agricoltura, tante esigenze: la sicurezza sul lavoro, l’innovazione tecnologica, l’apertura alle imprese giovanili, la tutela delle piccole imprese e anche la salvaguardia dei fondi per le imprese economiche, che come sappiamo passano tutte dall’europa tramite la pac. del resto pero’ l’agricoltura e’ legata a tutto quello che accade intorno a noi, le crisi internazionali hanno un impatto importante, per questo in europa siamo impegnati per trovare una soluzione diplomatica e non solo militare soprattutto in ucraina, che e’ il granaio dell’europa: stiamo discutendo, lo faremo a settembre, una serie di misure e di accordi da fare tra europa e ucraina per il costo dei sementi e dei cereali. dobbiamo anche difendere le risorse che a livello europeo sono destinate all’agricoltura, la prima battaglia che in questi giorni stiamo facendo con la commissione europea e’ quella di impedire il taglio del 50% dei fondi destinati alla promozione dei prodotti agricoli, stiamo parlando di 150 milioni di euro che tagliati del 50% porterebbero un danno soprattutto alla promozione dei prodotti agricoli italiani: il 40% di queste risorse e’ destinato ai nostri prodotti come vino, olio, prodotti alta qualita’ di filiere corte, di cereali, florovivaistico”. “l’agricoltura in questa tenaglia di problemi – ha detto stefania SACCARDI – deve raccogliere ed accettare le sfide del futuro, trovare nuove soluzioni alle domande e alle problematiche sollevate. in toscana abbiamo dimostrato di saperlo fare: i nostri investimenti sull’agricoltura biologica e sul benessere animale, cosi’ come l’agricoltura di precisione, vanno nel senso di un’agricoltura che sia piu’ compatibile con l’ambiente, di una zootecnia che sia meno inquinante, di un’agricoltura che accolga l’innovazione e non la demonizzi. allo stesso tempo mi auguro che cambi la tendenza europea che mette l’agricoltura sul banco degli imputati rispetto alle problematiche di inquinamento del pianeta, gli agricoltori toscani hanno plasmato la nostra terra nei secoli, il senso di bellezza e di rispetto per l’ambiente e’ nel nostro dna”. “per un consorzio di tutela, non ci sono luoghi migliori per parlare di una agricoltura sostenibile, per la natura e per l’economia, che firenze e la toscana – ha sottolineato gerardo DIANA -. qui da sempre si e’ saputo fare tutela e valorizzazione del prodotto e del territorio senza perdere di vista la redditivita’ delle imprese e dell’indotto. il tema del nostro tempo e’ il cambiamento climatico che provoca fenomeni meteorologici estremi. si tratti di siccita’ o di alluvioni e’ un tema che colpisce tutta l’agricoltura dei nostri territori. noi agricoltori siamo custodi dei territori, in particolare chi produce in areali dop e igp lavora con un rispetto del territorio, dettato dai disciplinari, che e’ stato ed e’ la chiave per una agricoltura che da’ reddito, lavoro a tantissime persone in italia. spetta a tutti noi spronare le istituzioni, con idee, proposte e giuste rivendicazioni, a non trascurare il settore primario, motore della nostra economia”.