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“ringrazio i sindaci e le amministrazioni comunali di latina e di cisterna di latina per la loro tempestiva adesione alla manifestazione, promossa martedi 25 giugno da tutte le comunita’ indiane della provincia e, soprattutto per la loro decisione di costituirsi come parti civili nel futuro processo a carico dei responsabili dell’ignobile vicenda legata al tragico infortunio e alla morte disumana di satnam SINGH”. lo afferma in un comunicato il segretario territoriale uila latina- frosinone giorgio CARRA, che cosi’ prosegue: “in concomitanza con la manifestazione del 25, i lavoratori agricoli della provincia di latina (circa 20.000, di cui oltre 6.000 italiani), rappresentati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sciopereranno per l’intera giornata e parteciperanno alla manifestazione a sostegno dei lavoratori e della comunita’ indiana cosi’ duramente colpita. la uila invita tutti: cittadini, lavoratori, studenti, rappresentanti delle forze politiche e sociali a partecipare alla manifestazione per denunciare il loro sdegno e la condanna per un crimine cosi’ efferato e per chiedere un cambio di passo nella lotta al lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo delle persone. da questa terribile ed efferata vicenda ci auguriamo possano essere finalmente intraprese iniziative idonee a risolvere i problemi che stanno a monte di questa tragedia, in particolare la regolarizzazione dei lavoratori occupati in agricoltura e la riorganizzazione dei servizi ispettivi che devono essere pronti ed efficienti nello svolgere le loro attivita’ e che, soprattutto devono coordinarsi tra loro. a monte di questa tragedia ci sono, infatti, oltre all’irregolarita’ del lavoro, che significa lavoro nero sottopagato ed elusione contributiva, anche la convinzione dei datori di lavoro disonesti di non essere scoperti o di poter comunque farla franca, in quanto troppo spesso le ispezioni si limitano ad individuare i lavoratori sprovvisti di permessi di soggiorno e notificargli un foglio di via per espellerli dal paese, mentre non vengono quasi mai accertate ne’ il furto salariale che essi subiscono, ne’ il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro”.