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nel primo trimestre del 2024, i prezzi agricoli nell’ue sono diminuiti sia per i prodotti che per i fattori di produzione non legati agli investimenti, rende noto un comunicato di eurostat. il prezzo medio della produzione agricola – prosegue il comunicato – e’ sceso del 6% nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre del 2023. nello stesso periodo, il prezzo medio dei beni e servizi attualmente consumati in agricoltura (input non legati agli investimenti) e’ diminuito dell’11%. dopo un periodo di perturbazione, in cui si sono registrati forti aumenti dei prezzi agricoli nel 2021 e nei primi 3 trimestri del 2022, la velocita’ di crescita e’ poi rallentata e i prezzi hanno iniziato a scendere. la recentre contrazione della produzione agricola e dei costi degli input – sottolinea il comunicato – vanno nella direzione dei livelli piu’ tranquilli precedenti alla perturbazione. le variazioni di prezzo per i numerosi prodotti agricoli nel primo trimestre del 2024 sono state varie e contrastanti. il prezzo del latte e’ diminuito del 12%, quello delle uova e delle colture industriali (semi oleosi, colture proteiche, tabacco grezzo, barbabietole da zucchero e altre) del 10% e quello degli ortaggi freschi del 6% (tra cui spicca il calo del 33% del prezzo dei pomodori). al contrario, il prezzo medio delle patate e’ aumentato del 22% e quello della frutta fresca del 20% (nonostante una forte riduzione del 44% del prezzo di limoni e lime), rispondendo in parte all’impatto previsto delle condizioni climatiche sfavorevoli sulle quantita’ raccolte. tra i fattori di produzione non legati agli investimenti, i tassi piu’ elevati di calo dei prezzi sono stati registrati per i fertilizzanti e gli ammendanti (-31%), i mangimi per animali (-16%) e l’energia e i lubrificanti (-12%). a livello nazionale, la maggior parte dei paesi dell’ue (21 su 25 con dati disponibili, tra questi non c’e’ l’italia) ha registrato una diminuzione dei prezzi della produzione agricola nel primo trimestre del 2024, rispetto allo stesso trimestre del 2023. i cali piu’ marcati si sono registrati in ungheria (-24%), bulgaria e romania (entrambe -18%), slovacchia e repubblica ceca (entrambe -17%). al contrario, i prezzi sono aumentati in 5 paesi dell’ue meridionale; l’incremento piu’ marcato e’ stato registrato in grecia (+20%), mentre aumenti piu’ modesti sono stati registrati a malta e in spagna (+4%) e in portogallo e cipro (+1%). per quanto riguarda gli input non legati agli investimenti (come energia, fertilizzanti o mangimi), 24 dei 25 paesi dell’ue con dati disponibili hanno registrato – conclude il comunicato – una diminuzione nel primo trimestre del 2024, rispetto al primo trimestre del 2023. i tassi di riduzione piu’ marcati si sono registrati in croazia (-20%), ungheria (-19%), paesi bassi e irlanda (entrambi -17%). il portogallo e’ stato l’unico paese dell’ue a registrare un aumento (+2%).