MATTARELLA NEL 1946 LA SCELTA DEL POPOLO ITALIANO PER LA REPUBBLICA PAGINA DECISIVA DI DEMOCRAZIA

(riproduzione riservata)

il presidente della repubblica, sergio MATTARELLA, in occasione della ricorrenza della festa della repubblica, ha inviato un messaggio ai prefetti d’italia affinche’ se ne facessero interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno: «cari prefetti, rivolgo il mio saluto a quanti ricoprono pubblici uffici, alle comunita’ locali, alle espressioni della societa’ che, nei diversi territori, celebrano la festa nazionale del 2 giugno. nel 1946 la scelta del popolo italiano per la repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella carta costituzionale. un esito al quale si giunse dopo i tragici eventi bellici e la lotta di liberazione dal nazifascismo, costellata da molteplici episodi di eroismo, da eccidi efferati, di cui nel corso di quest’anno, con commossa partecipazione, viene commemorato l’ottantesimo anniversario in numerose localita’. fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi e’ dovere civico e preziosa opportunita’ per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettivita’, inserita oggi nella piu’ ampia comunita’ dell’unione europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del parlamento europeo, la sovranita’. fare memoria e’ un esercizio proprio a ogni cittadino e soprattutto per quanti, esercitando pubbliche funzioni, trovano nei principi costituzionali di liberta’, uguaglianza e solidarieta’ una bussola di sicuro orientamento di fronte alle complesse sfide del presente. i prefetti, in particolare, sono chiamati nei territori provinciali a essere, ogni giorno, perno di unita’ e di coesione sociale, incarnando, nei delicati ambiti affidati, la missione di instancabili “operatori della costituzione”, adoperandosi per il bene comune. e’ un’azione che, insieme alle altre istituzioni e alle diverse espressioni della societa’ civile, i prefetti svolgono nella ricerca dell’interesse generale e per rinvenire adeguate soluzioni ai problemi delle comunita’, in una fase resa ancor piu’ ardua dall’aspro contesto internazionale. dagli spazi di mediazione per la tutela dell’occupazione e per il superamento dei conflitti sociali, alla cura, con le amministrazioni locali, delle fasce piu’ deboli della popolazione, a percorsi efficaci di accoglienza e di integrazione dei migranti, si tratta di un lavoro prezioso a favore dell’unita’ del paese e della sua coesione. vale per la tutela delle liberta’ dei cittadini nello svolgersi della vita quotidiana, per lo sviluppo di efficaci cornici di sicurezza per territori sempre piu’ sicuri e vivibili. vale per la garanzia dell’esercizio del diritto di riunione e manifestazione. con il contrasto alle spinte criminali, alla violenza e alla disgregazione, con la promozione, in particolare tra le giovani generazioni, della diffusione dei valori del rispetto della persona e del dialogo tra le distinte posizioni politiche, sociali, culturali, religiose, si affermano importanti testimonianze di devozione alla repubblica e di senso dello stato. quando vengono tessute proficue sinergie tra le istituzioni locali e favoriti percorsi di raccordo tra il centro e i territori, quando – come avvenuto anche nei mesi scorsi – insieme vengono affrontati gli eventi emergenziali, quando gli enti locali sono sostenuti nel superamento dei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, viene rinsaldata l’unita’ dell’edificio democratico, valorizzando il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarieta’. nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della repubblica per l’opera prestata, rinnovo ai prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettivita’ gli auguri di buon lavoro e di buona festa, nell’auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l’orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino».