DL AGRICOLTURA: OI INTERCARNEITALIA CHIEDE 3 EMENDAMENTIIN AUDIZIONE A IX COMMISSIONE SENATO

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l’interprofessione della carne bovina oi intercarneitalia, su invito del presidente della 9 commissione del senato, luca DE CARLO, ha partecipato all’audizione sul decreto legge agricoltura, proponendo tre emendamenti, rende noto un comunicato dell’associazione che cosi’ prosegue: “la delegazione formata dal presidente dell’oi alessandro DE ROCCO, dal presidente del comitato nazionale della produzione del vitello a carne bianca e vice presidente di assocarni, paulo DE WAAL, dal presidente del consorzio sigillo italiano, franco MARTINI e dai direttori giuliano MARCHESIN e simone MELLANO, ha chiesto alla commissione l’inserimento di tre emendamenti nel decreto legge in discussione, inerenti, il primo, la tutela delle denominazioni delle produzioni certificate con il sistema di qualita’ nazionale zootecnia; il secondo, alla definizione dei soggetti costitutori dell’interprofessione; il terzo, per favorire il credito d’imposta per investimenti nella zes unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura anche alle pmi e alle grandi aziende. al presidente DE CARLO ed ai membri della commissione e’ stato presentato il piano carni bovine nazionale per meglio collocare la richiesta degli emendamenti presentati e propedeutico per la redazione di un ‘piano di settore per la zootecnia bovina da carne’. durante l’audizione, oltre a DE CARLO, sono intervenuti, con domande, giorgio maria BERGESIO, che riguardo all’emendamento sulla tutela delle denominazioni sqnz, ha sottolineato anche l’importanza della tracciabilita’ delle carni nella ristorazione pubblica e privata e l’aiuto alle razze autoctone, per mantenere in vita, la filiera nazionale, e gisella NATURALE, che ha mostrato interesse verso il disciplinare di sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica, in via di pubblicazione nell’ambito del sistema qualita’ nazionale zootecnia. nel corso dell’audizione DE ROCCO, DE WAAL e MARTINI, sono intervenuti, anche sui temi delle pratiche sleali e delle certificazioni di qualita’. a conclusione dell’incontro e’ stata consegnata la documentazione alla commissione ed in particolare, le richieste della filiera per rilanciare la zootecnia bovina da carne, riassunte in 5 punti: istituzione al masaf di un tavolo per la zootecnia bovina da carne. adozione del ‘piano carni bovine nazionale’ per la stesura di un piano di settore da far approvare in conferenza stato-regioni; organizzazione dell’ocm carni bovine per favorire l’aggregazione e lo sviluppo delle organizzazioni produttori carni bovine riconosciute; integrare l’ecoschema 1 e gli aiuti accoppiati, introducendo dal 2025 nel psn la certificazione con un disciplinare riconosciuto di ‘sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica’ (gia’ notificato e disponibile nell’ambito dell’sqnz); sviluppare il ‘sistema di qualita’ nazionale zootecnia’ (dm 16/12/2022), dotandolo di risorse finanziarie adeguate, per la divulgazione e la promozione di tutte le produzioni certificate; modificare il decreto ‘sovranita’ alimentare’, renderlo strutturale, aumentando le risorse finanziarie (per favorire l’aumento di ristalli nati in italia)”.