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la presentazione, questa mattina al cnel, alla presenza del presidente renato BRUNETTA, del rapporto italmercati-ismea sui mercati all’ingrosso e’ stata l’occasione per un confronto sul ruolo che queste realta’ hanno nell’ambito delle dinamiche del sistema agroalimentare, anche in relazione all’utilizzo dei fondi pnrr e di un’eventuale loro incremento. a questo riguardo il capo di gabinetto del masaf BORRIELLO, nel concludere l’incontro, ha dichiarato che il masaf ha riconosciuto il ruolo dei mercato all’ingrosso con 268 milioni di euro a valere sui fondi del pnrr. Il tema – ha aggiunto senza giri di parole – “e’ spendere questi soldi”. “Debbo constatare che sul lato mercati abbiamo un problema perche’ non hanno richiesto anticipi al masaf. invito a italmercati a muoversi”, ha concluso. in ogni caso i mercati all’ingrosso, sono un tassello chiave del sistema agroalimentare. sistema che – ha annunciato la direttrice di ismea maria chiara ZAGANELLI – ha registrato nel primo trimestre del 2024 in termini di export una crescita del 6,2% e soprattutto una espansione dei volumi di tutti i principali prodotti. secondo l’orientamento generale emerso oggi i mercati all’ingrosso debbono pero’ diminuire di numero sebbene – ha avvertito il presidente di coldiretti ettore PRANDINI – la razionalizzazione ha senso solo con l’incremento del sistema delle infrastrutture su tutti i fronti. quanto al ruolo delle strutture all’ingrosso ZAGANELLI ha sostenuto che con piu’ servizi per le aziende agricole e per la ristorazione (anche con fondi pnrr), nonche’ con modifiche degli orari di apertura queste possono ampliare l’offerta e possono anche contribuire a maggiore equita’ nella filiera. tesi quest’ultimo ribadita da PRANDINI mentre per valentino DI PISA, presidente di fedagromercati il lavoro sull’equilibrio nella filiera va fatto con la grande distribuzione per rendere applicabili le norme. il tema dell’equilibrio nella filiera e’ stato ripreso dall’europarlamentare s&d paolo DE CASTRO che ha ricordato che la prossima commissione europea in carica da novembre lo affrontera’, anche sulla scorta dei passi avanti fatti da italia e spagna. il presidente di italmercati PALLOTTINI ha avanzato alcune proposte tra cui quelle di fare di italmercati il soggetto unico di rappresentanza nei confronti delle istituzioni e che ismea possa diventare azionista, anche di minoranza dei mercati all’ingrosso strategici. quanto all’idea del soggetto unico pronta la replica di DI PISA che ha osservato che se e’ giusto che ci sia una rappresentanza unica la sua associazione pero’ non rinuncia alla sua autonomia e appartenenza. PALLOTTINI ha sintetizzato il progetto “mercati all’ingrosso come strutture strategiche” che mira a: creare un network di mercati strategici per condividere le politiche di settore a livello regionale e nazionale, che possa accedere a finanziamenti per l’evoluzione delle strutture e degli operatori; coinvolgere attivamente i mercati all’ingrosso nei tavoli di discussione sulla nuova pac e in altri progetti di filiera; aprire un tavolo di lavoro sulla logistica per recuperare efficienza e valore, favorendo il legame tra mercati, grande distribuzione e filiere. potenziare il sett;re ittico, rafforzando il legame tra mercati e mondo della pesca. l’obiettivo di far rientrare i mercati all’ingrosso nelle pac ha sollevato perplessita’ perche’ – ha spiegato DE CASTRO – la prossima programmazione avra’ un budget inferiore all’attuale e in ogni caso la pac riguarda agricoltori e loro associazioni. meglio utilizzare i fondi strutturali, ha osservato PRANDINI. fondi, ha ricordato che spesso vanno persi. piu’ possibilista massimiliano GIANSANTI per il quale i mercati all’ingrosso sono link straordinari tra agricoltori e cittadini in tema di sicurezza alimentare. in ogni caso, certamente anche a suo giudizio, non sara’ semplice rinegoziare la pac nel 2027. anche per il presidente della cia cristiano FINI in tema di pac la coperta e’ corta ed e’ necessario difendere il budget e destinare sempre piu’ le risorse in maniera mirata e in questo contesto, e’ importante anche il ruolo dei mercati qualora riescano a trasferire valore agli agricoltori. per FINI, inolte, le strutture non strategiche potrebbero essere utilizzate per i prodotti dop e igp. sollecitato sul tema della formazione della nuova commissione europea DE CASTRO ha parlato della figura del nuovo commissario europeo sottolineando che dovra’ essere una personalita’ forte in grado di trovare un equilibrio tra la dimensione sociale, quella economica e quella ambientale. perche’ – ha spiegato – i temi che hanno caratterizzato la legislatura europea che si e’ conclusa si riproporranno: pac, direttiva pratiche sleali, informazione al consumatore con battaglia su nutriscore e indicazione d’origine. e sulla pac – ha ribadito – primo elemento di discussione sara’ il budget ricordando che quello attuale e’ stato ottenuto solo ricorrendo in extremis anche al next generation eu. inoltre – ha aggiunto – va tenuto conto dell’inflazione. in sostanza – ha chiarito DE CASTRO – “si parte con un bel buco” anche se il tema della sicurezza alimentare con un import di proteine vegetali all’80% gioca a favore. all’incontro sono intervenuti il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA e il presidente di ice matteo ZOPPAS.