CALABRIA: FAI, FLAI E UILA SOLLECITANO INCONTRO PER LAVORO AGRICOLO DI QUALITA’ E CONTRO CAPORALATO

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“le organizzazioni sindacali regionali di categoria hanno inviato lo scorso 19 giugno una comunicazione indirizzata al dirigente generale del dipartimento agricoltura giuseppe LIRITANO e, per conoscenza, all’assessore regionale gianluca GALLO, chiedendo la convocazione di un incontro urgente rispetto al contrasto al caporalato, sfruttamento e lavoro irregolare nel settore agricolo calabrese”. lo rende noto un comunicato stampa congiunto dei sindacati regionali. come dichiarano i segretari generali regionali michele SAPIA (fai cisl), caterina VAITI (flai cgil) e pasquale BARBALACO (uila uil): “e’ necessario proseguire nel percorso di confronto regionale avviato, ad oggi fermo, per promuovere ulteriori sinergie per una maggiore ed efficace lotta al lavoro nero, caporalato e qualunque forma di sfruttamento nel settore agricolo e agroalimentare regionale. in calabria – continuano i sindacalisti – almeno quattro lavoratori agricoli su dieci e’ irregolare, un dato che aumenta se si considerano i lavoratori migranti. occorre spezzare questi circuiti dell’illegalita’, a partire dal reperimento della manodopera, dall’alloggio e traporto, attraverso una maggiore sinergia con tutti i soggetti interessati, cosi’ come, a sostegno del lavoro svolto dalle forze dell’ordine, bisognera’ intensificare e rafforzare sul territorio sia i controlli da parte dell’ispettorato del lavoro che il ruolo degli enti bilaterali agricoli per favorire, in piena trasparenza e regolarita’, l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. serve piu’ prevenzione e sostenere il lavoro agricolo di qualita’, sicuro, dignitoso e adeguatamente retribuito che significa anche applicare e rinnovare i contratti provinciali agricoli di settore. il contrasto al caporalato, alla violenza e allo sfruttamento in agricoltura – concludono SAPIA, VAITI e BARBALACO – e’ una battaglia di civilta’ che deve vedere la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, tutti dalla stessa parte, reprimendo con forza tali fenomeni ma, soprattutto, puntando sulle politiche e interventi di informazione e prevenzione stimolando l’adesione delle aziende alla rete del lavoro agricolo di qualita’, valorizzando la formazione, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’accoglienza”.