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la presidente del consiglio, giorgia MELONI, e’ intervenuta oggi al vinitaly. di seguito il testo del suo intervento. “buongiorno a tutti, grazie di essere qui, grazie dell’invito, grazie agli organizzatori di questa straordinaria vetrina, grazie ai ministri francesco LOLLOBRIGIDA e VALDITARA, grazie a bruno VESPA non tanto per il suo lavoro di giornalista quanto per quello di produttore di vino e quindi di membro di questa grande famiglia, ma grazie soprattutto al presidente del crea, grazie alla presidente della rete degli istituti agrari, grazie agli studenti. giornate un po’ complesse. eppure io ci ho tenuto particolarmente a essere qui oggi, facendo uno sforzo significativo in queste curiose giornate per diverse ragioni. la prima di queste ragioni – riprendo quello che diceva il ministro LOLLOBRIGIDA – e’ ribadire ancora una volta il valore e la centralita’ che questo governo attribuisce al mondo dell’agricoltura, che attribuisce alla capacita’ e alla possibilita’ per i nostri agricoltori di continuare a produrre eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo per il lavoro che fanno ogni giorno, perche’ quelle eccellenze fanno un pezzo estremamente significativo del nostro made in italy e noi siamo in un tempo nel quale a problemi strutturali, costi di produzione che aumentano, prezzi di vendita che diminuiscono, si sono aggiunte anche una serie di letture, il ministro LOLLOBRIGIDA faceva riferimento all’europa, che noi abbiamo cercato di smontare, che stiamo lavorando per smontare. banalmente, lo diro’ con la franchezza che da sempre mi contraddistingue, chi ha pensato che si potesse difendere la natura non tenendo conto del lavoro degli agricoltori o addirittura pensando di farlo contro gli agricoltori, semplicemente non sapeva di cosa stava parlando, perche’ gli agricoltori sono i primi bioregolatori e noi dobbiamo ricordarci che per difendere l’ambiente e’ fondamentale l’opera dell’uomo. chi pensa che per difendere l’ambiente bisogna cacciare l’uomo immagina un mondo che non esiste. nel mondo reale noi abbiamo bisogno dell’opera dell’uomo per difendere la nostra natura e anche la nostra capacita’ di trasmetterla alle giovani generazioni. questa e’ una delle prime questioni, ribadire quella centralita’ che ci ha fatto fare in questo anno e mezzo un grande lavoro sul tema dell’agricoltura a livello nazionale, cito solamente l’aumento delle risorse per il comparto agricolo da 5 a 8 miliardi con la revisione del pnrr che ci ha fatto portare avanti delle battaglie in europa sulle quali l’italia ha avuto il coraggio di porre delle questioni e piano piano tante altre nazioni hanno cominciato a seguirci. perche’ quando dici cose serie, quando dici cose di buonsenso, quando sei pragmatico, quando sei credibile, beh e’ possibile che tu possa anche fare da apripista. e’ quello che e’ accaduto su molti dossier sui quali abbiamo lavorato, e’ accaduto anche grazie al sistema italia, lo dico perche’ qui vedo tante associazioni, tante realta’ che ci hanno aiutato a fare questo lavoro di moral suasion. la seconda questione e’ che oggi non e’ una giornata come le altre. la seconda ragione per la quale sono molto contenta di essere qui e’ che oggi e’ la giornata nazionale del made in italy, e’ la prima giornata istituita con un disegno di legge sul made in italy che questo governo ha voluto per sostenere il valore che il made in italy ha per la nostra economia, che ha anche per il nostro nome. la qualita’ dei nostri prodotti, la grandezza dei nostri prodotti, fanno un pezzo fondamentale di come l’italia e’ vista all’estero. fatevelo dire da qualcuno che gira il mondo diciamo in lungo e in largo, e’ costruito dall’innovazione, dal genio, dall’intelligenza, dalla ricerca dei nostri produttori del comparto del made in italy. e non e’ un caso che noi abbiamo voluto istituire questa giornata nel giorno che ricorda la nascita di quello che forse e’ il piu’ grande genio italiano, leonardo DA VINCI, per ricordare proprio questo, per ricordare che attraverso il made in italy passa un pezzo fondamentale della nostra identita’, del nostro genio. in quel disegno di legge sul made in italy, in quella legge-quadro sul made in italy, noi abbiamo fatto tante cose, abbiamo messo risorse per sostenere le filiere strategiche, abbiamo lavorato sulla valorizzazione del made in italy al femminile, abbiamo immaginato una serie di misure di protezione: dalla concorrenza sleale, dall’italian sounding, dalla contraffazione che non sono solamente un problema economico. la contraffazione e l’italian sounding ogni anno drenano dal sistema italia decine di miliardi di euro e nel fare questo purtroppo compromettono anche la qualita’ della nostra eccellenza e del nostro nome, perche’ quando tu non distingui cosa sia italiano e cosa non lo sia e’ purtroppo quando il livello di produzioni che vengono vendute come italiane ma italiane non sono non e’ il livello delle produzioni che in italia si portano avanti, purtroppo questo compromette anche il nostro nome. noi dobbiamo essere implacabili contro chi pensa di poter usare il nome italiano per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche lontanamente l’eccellenza che l’italia puo’ vantare, e intendiamo farlo a ogni livello. la terza questione e’ che nella legge-quadro sul made in italy, c’e’ anche l’istituzione del liceo del made in italy. questa e’ la ragione per la quale io sono molto contenta anche quest’anno di incontrare soprattutto gli studenti, perche’ c’e’ un tema di competenze chiaramente in tutto quello che e’ il grande settore del nostro made-in. c’e’ una difficolta’ da parte delle aziende spesso di trovare lavoratori qualificati per questi settori e a monte di questo problema c’e’ soprattutto una questione culturale che e’ quella per la quale qualcuno ci ha venduto nel tempo che l’istruzione tecnica in buona sostanza quasi sembrava un’istruzione di serie b e che se tu volevi essere una persona di un certo livello nella vita dovevi fare il liceo e non dovevi fare l’istruzione tecnica allora l’abbiamo chiamato liceo del made in italy. e sapete perche’? perche’ non c’e’ identita’ italiana senza il made in italy, non c’e’ cultura italiana senza il made in italy. non e’ un caso che il made in italy sia il pezzo fondamentale della nostra identita’. pensate proprio al vino, il vino a ogni latitudine – e ringrazio anche qui il lavoro che e’ stato fatto anche all’interno del vinitaly, nel quale ogni anno attraverso il lavoro del masaf vengono allestite anche opere d’arte -, il vino e’ stato cantato nelle poesie, nella letteratura, e’ dipinto nei quadri, e’ scolpito nelle nostre sculture, e’ un pezzo fondamentale della nostra identita’. pero’ se questo noi non riusciamo a trasmetterlo alle giovani generazioni, se non lo capiscono i nostri ragazzi, semplicemente tutte le norme che noi possiamo portare avanti non faranno la differenza. e’ importante che i giovani ci credano con noi, che senza quello che attraverso per esempio il vino, attraverso l’agricoltura, attraverso tutti gli altri settori del made-in, viene raccontato di italia: testa, cuore, mani, questo e’ quello che ha fatto il made in italy. ma senza la testa, senza la cultura di base, senza l’attaccamento alla propria identita’, senza la consapevolezza e la conoscenza del proprio trascorso, delle proprie radici, della propria storia, di quello che qualcuno e’ stato grande a costruire prima di noi e che noi dobbiamo essere grandi per trasferire a qualcun altro, tutto questo semplicemente scomparira’. e allora trasmetterlo alle giovani generazioni fa la differenza. dal canto nostro chiaramente noi dobbiamo garantire un’istruzione sempre migliore, – e ringrazio il ministro VALDITARA per il lavoro che abbiamo fatto sugli istituti tecnici, sulla formazione professionale, chiaramente anche sul liceo del made in italy perche’ questo e’ un pezzo fondamentale di quel lavoro – ma ricordatevi ragazzi, possono dire quello che vogliono, alla fine la cultura e l’identita’ italiana la tenete in piedi voi, la terrete in piedi voi con quello che avete scelto di studiare per mandare avanti la grandezza dell’italia nel mondo. quindi grazie soprattutto a voi per quello che di straordinario farete per raccontare l’italia nel mondo. grazie”.