(riproduzione riservata)
“martedi’ sera i negoziatori del parlamento e del consiglio hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla riforma del regolamento sulle misure di protezione contro i parassiti delle piante”. lo rende noto un comunicato del parlamento europeo, che cosi’ prosegue: “i co-legislatori hanno convenuto che una squadra di emergenza fitosanitaria dell’unione assistera’ gli stati membri, o i paesi terzi confinanti con l’ue, su loro richiesta, con misure volte a prevenire focolai di organismi da quarantena rilevanti per l’unione e di organismi nocivi che potrebbero soddisfare le condizioni per essere considerati organismi da quarantena. il team sara’ composto da esperti nominati dalla commissione e proposti dagli stati membri.un’altra modifica alla legge, concordata dal parlamento e dal consiglio, e’ l’obbligo per i paesi dell’ue di stabilire nuovi programmi pluriennali di indagini basate sul rischio, che garantiscano l’individuazione tempestiva di parassiti pericolosi ogni cinque-dieci anni e di rivedere e aggiornare i programmi in base alla situazione fitosanitaria del territorio interessato. secondo la riforma concordata, gli importatori verso l’ue saranno obbligati a dichiarare in un certificato fitosanitario quali misure hanno adottato per garantire la conformita’ alle norme per la quarantena dei parassiti non solo per gli organismi da quarantena dell’unione ma anche per gli organismi non da quarantena regolamentati. per semplificare le procedure, gli eurodeputati, guidati dalla relatrice clara AGUILERA (s&d, es), hanno insistito su un migliore utilizzo del sistema elettronico per la presentazione di notifiche e rapporti da parte degli stati membri e hanno concordato che, prima del rilascio di un passaporto delle piante, lo spostamento di una pianta, di un prodotto vegetale o di un altro oggetto interessato puo’ essere accompagnato da un certificato fitosanitario elettronico contenuto nel sistema o da una copia certificata del certificato fitosanitario originale. il testo concordato dovra’ ora essere formalmente approvato dal parlamento europeo e dal consiglio prima di essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale”.