PARLAMENTO: AUDIZIONE DI LOLLOBRIGIDA SU AGRIFISH, PAC, ASSICURAZIONI, IRPEF, AGEA, PESCA, PSA

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all’ultimo consiglio europeo agricoltura e pesca “abbiamo chiesto di tornare a garantire la sovranita’ alimentare come previsto dai trattati e di dare garanzie di reddito agli agricoltori per rendere attrattivo rimanere nelle aree deboli e contro la desertificazione”: sono questi i primi due punti evidenziati dal ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, intervenuto in audizione davanti alle commissioni agricoltura della camera e industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del senato. il ministro ha riferito degli esiti del consiglio “agricoltura e pesca” del 26 febbraio 2024, con particolare riferimento al documento “l’agricoltura, la politica agricola comune e la sovranita’ alimentare europea. riconnettere cibo e societa’”, in vista del prossimo consiglio dei ministri agricoli e della pesca del 26 marzo. “abbiamo chiesto anche interventi di modifica della pac, che vedremo dopo l’intermediazione dei capi di stato e di governo”, ha aggiunto, sottolineando la troppa burocrazia del sistema, la farraginosita’ nell’erogazione degli aiuti e l’anacronismo della filosofia alla base dell’attuale pac, che – ha detto – tende alla riduzione delle produzioni. riguardo alla pac, LOLLOBRIGIDA ha evidenziato anche la richiesta di aumentare le risorse, scese al 30% del bilancio ue, e di riequilibrare la posizione dell’italia, ferma allo stesso importo di cinque anni fa e fortemente penalizzata. altri punti affrontati dal documento italiano sono stati la necessita’ di garantire ai produttori europei che le stesse regole di produzione e di salvaguardia ambientale previste per loro vengano richieste anche per le merci importate; la richiesta di una moratoria sui debiti delle imprese; di una dimensione europea per i controlli sulle pratiche sleali e sui controlli alle importazioni; la richiesta di avere un’analisi scientifica sulla fauna selvatica; la condivisione della posizione sulla carne cellulare per una valutazione della sua pericolosita’ per la salute. l’audizione e’ stata anche l’occasione per parlare di problemi e iniziative nazionali. sempre sulla pac, “in italia abbiamo aperto il tavolo tecnico, che coinvolge anche le regioni, per verificare, dopo un anno, interventi di indirizzo da apportare”, ha ricordato. il ministro ha affrontato nuovamente il tema della riforma del sistema assicurativo in agricoltura, che “e’ tutto da rifare”. “nel bilancio del masaf – ha spiegato – abbiamo ricavato 230 milioni per sanare il buco, ma non puo’ continuare cosi'”. ora solo il 7% degli agricoltori sono assicurati, prevalentemente al nord, e in caso di danni le assicurazioni pagano ma vanno in perdita e l’anno successivo aumentano i premi, ha asserito il ministro. “bisogna incentivare un modello che porti ad assicurare tutto cio’ che e’ assicurabile e se uno non si assicura lo stato non puo’ pagare”, ha affermato. finora e’ stato fatto in deroga, “ma non e’ giusto e diverse regioni vedono la fine delle deroghe” utile “ai fini di un’azione di sensibilizzazione”. LOLLOBRIGIDA ha parlato anche di irpef e di sostegno al reddito agrario attraverso la garanzia di 80 milioni di ismea per velocizzare l’accesso al credito e ridurre il costo del denaro. “stiamo lavorando con le banche per avere canali di credito dedicati al settore”, ha aggiunto il ministro. altri punti toccati sono stati il tavolo di coordinamento per il lavoro agricolo, “per un confronto sulle degenerazioni, come le cooperative senza terra, che eludono le norme, avvantaggiandosi di regole per l’agricoltura”; granchio blu con la richiesta che ispra dia risposte – il presidente della IX commissione del senato luca DE CARLO (fdi) ha ricordato che c’e’ gia’ una commissione di indagine sui cambiamenti climatici che ha ascoltato ispra -; la modifica del decreto legislativo n. 102 del 2004 che mette i pescatori nella stessa condizione degli agricoltori in caso di calamita’ e il ricorso del governo alla corte di giustizia ue contro il regolamento che prevede l’obbligo di strumenti di controllo per i pescatori, “che a fronte di una situazione per le nostre marinerie piu’ penalizzate che per gli altri paesi continua a sovraccaricare il settore con controlli anche contro la privacy”. stimolato sul tema della pesca da antonella FORATTINI (ds) sulla necessita’ di aumentare le quote di tonno rosso per l’adriatico, LOLLOBRIGIDA ha annunciato l’emanazione di un decreto che non prevede piu’ la cessione delle quote – “intervento apprezzato dalle associazioni”, ha detto – e che stabilisce che il 25% delle quote di tonno vengano lavorate a terra in italia, “per mantenere il legame e rivitalizzare l’economia locale”. sono inoltre intervenuti davide BERGAMINI (lega), la gisella NATURALE (m5s) e marco CERRETO (fdi), il quale ha evidenziato come le proteste degli agricoltori in italia, a differenza che nel resto d’europa, fossero rivolte contro la politica dell’ue, per la capacita’ sempre dimostrata da forza italia di stare al fianco degli agricoltori, mentre “era sotto gli occhi di tutti che il terzo pilastro della pac andava rafforzato per ridurre le assimetrie nei confronti del nostro paese”. “io sono tutt’altro che critico nei confronti del’ue – ha risposto LOLLOBRIGIDA – ma sono contrario a politiche che hanno penalizzato alcuni modelli agricoli italiani; e’ stato poco protetto il nostro modello di sviluppo, vedi il tema del riciclaggio o della riduzione lineare degli agrofarmaci”. rispondendo sul tema del fotovoltaico a NATURALE (affinche’ l’agrisolare non diventi appannaggio di societa’ non agricole) e BERGAMINI (fare chiarezza e identificare le aree idonee), LOLLOBRIGIDA ha affermato che “non si vuole sacrificare alcun terreno agricolo all’energia”, ma che “l’energia prodotta non puo’ essere solo per l’agricoltore che la produce” perche’ diventa una risorsa per tutti. ancora sulla pac, alla domanda di chiarezza sull’assegnazione dei fondi (FORATTINI) anche da parte di agea che non fornisce dati, il ministro ha ammesso che il sistema e’ farraginoso, visto che oltre ad agea ci sono altri 12 organismi pagatori regionali in italia e norme che vengono modificate. LOLLOBRIGIDA ha concluso parlando di peste suina africana: “forse in europa non tutti fanno i controlli come noi – ha detto -. ho chiesto a francia e spagna di lavorare insieme per norme europee su dati e rischi reali, per dare compattezza all’ue e non benefici per un paese a scapito di altri” e che vengano preservati dagli abbattimenti gli allevamenti in zone infette che ai controlli non risultino infetti e la capacita’ di esportare.