CONSIGLIO UE: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), PROPOSTE COMMISSIONE AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE

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“le proposte licenziate dalla commissione forniscono solo una risposta parziale alle richieste degli agricoltori. la crisi dei mercati, in particolare del settore dei cereali alle prese con una drastica riduzione dei prezzi, dimostra che la pac in vigore non e’ assolutamente in grado di tutelare la stabilita’ dei mercati e i redditi dei produttori”, sostiene in un comunicato la giunta di confagricoltura che si e’ tenuta oggi, a bruxelles, in concomitanza con la riunione del consiglio europeo che, tra l’altro, discutera’ sulla risposta finora assicurata dall’unione alle difficolta’ del settore. “e’ positiva la revisione nell’ottica della flessibilita’ delle regole sulla destinazione a finalita’ non produttiva di una parte dei terreni e sulla rotazione obbligatoria delle colture. la semplificazione burocratica, invece, va a senso unico perche’ riguarda solo le strutture con una dimensione fino a dieci ettari. per tutte le altre restera’ in vigore un sovraccarico amministrativo pesante ed oneroso. e’ stata persa l’occasione per avviare una profonda riforma della pac in linea con le conseguenze economiche di uno scenario internazionale ad alta instabilita’. la giunta della confederazione ha anche sollecitato una modifica del regime temporaneo sugli aiuti di stato, al fine di consentire in primo luogo una moratoria sulle esposizioni bancarie contratte delle imprese. inoltre, il consesso ha valutato negativamente l’accordo raggiunto sulla proroga della sospensione dei dazi sui prodotti agroalimentari esportati dall’ucraina sul mercato europeo. posizione motivata dalla mancata inclusione dei cereali nella lista dei prodotti sensibili sui quali applicare i dazi nel caso di ulteriore aumento dei flussi sui mercati degli stati membri”, spiega il comunicato di confagricoltura. “abbiamo chiesto di introdurre un limite automatico all’ulteriore espansione delle esportazioni di grano che, per quanto riguarda l’italia, sono aumentate di quasi il 300% dal 2021 alla fine dello scorso anno. dal consiglio europeo, inoltre, attendiamo un’indicazione per sottoporre a restrizione in tempi rapidi le importazioni di grano dalla federazione russa”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI. “le vendite all’estero di cereali della russia sono arrivate ad incidere per oltre il 25% sul totale delle esportazioni globali. alla luce di queste cifre, le decisioni delle autorita’ di mosca possono avere effetti destabilizzanti per i mercati. l’unione europea ha il dovere di tutelare i propri agricoltori”, ha concluso il presidente di confagricoltura.