TEA/NGT: PRANDINI (COLDIRETTI), OK PARLAMENTO UE A GENETICA GREEN SOSTERRA’ COMPETITIVITA’

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“il via libera alla nuova genetica green no ogm permettera’ di selezionare nuove varieta’ vegetali, con maggiore sostenibilita’ ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversita’ e della distintivita’ dell’agricoltura italiana ed europea”. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti ettore PRANDINI nel sottolineare che il parlamento europeo ha approvato la relazione sulle tecniche di evoluzione assistita (tea o ngt) con 307 a favore, 263 contro e 41 astenuti. lo rende noto un comunicato stampa della coldiretti che cosi’ prosegue: “una ulteriore risposta alla protesta a bruxelles degli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dell’unione europea, dalla coldiretti agli spagnoli di asaja, dai portoghesi di cap ai belgi dell’fwa fino ai giovani agricoltori alla quale aveva fatto seguito l’incontro tra il presidente della coldiretti ed il commissario europeo all’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI, il presidente della commissione ue ursula VON DER LEYEN, il presidente del consiglio ue CHARLES MICHEL e numerosi europarlamentari. un punto essenziale che vale rimarcare rispetto alle precedenti tecnologie e’ legato – precisa la coldiretti – al sostegno che potra’ essere assicurato dalla ricerca pubblica con l’abbandono della logica del brevetto delle multinazionali delle sementi”. “si tratta di un sostegno della competitivita’ delle imprese agricole che – sottolinea PRANDINI – hanno la necessita’ di innovare per crescere. la vera transizione ecologica – continua PRANDINI – passa da soluzioni pragmatiche, che aiutino concretamente gli agricoltori a ridurre input chimici e risorse naturali, ma anche ad adattarsi alle nuove patologie e ai nuovi insetti che sempre piu’ si diffondono anche in europa a causa dei cambiamenti climatici”. “le nuove tecnologie di miglioramento genetico raggruppate sotto la denominazione tea o ngt (tecnologie di evoluzione assistita) non hanno nulla a che fare con i vecchi ogm – continua coldiretti – poiche’ non implicano l’inserimento di dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, della difesa della biodiversita’ e affrontare l’obiettivo della sovranita’ alimentare. un passo determinante che in italia potra’ giovarsi del primo storico accordo siglato esattamente tre anni fa tra agricoltori e scienziati per la una nuova genetica ‘green’ tra la coldiretti e la siga (societa’ italiana di genetica agraria) che punta a tutelare la biodiversita’ dell’agricoltura italiana e, al contempo, a migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varieta’ piu’ resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci ed acqua con risvolti positivi in termini di sostenibilita’ ambientale in un impegno di ricerca partecipata anche da ambientalisti e consumatori”. “una grande sfida per far tornare gli agricoltori protagonisti della ricerca senza che i risultati finiscano nelle mani di poche multinazionali proprietarie dei brevetti – conclude PRANDINI nel sottolineare – la necessita’ di fronteggiare la sfida climatica, difendere e valorizzare il patrimonio di biodiversita’ agraria nazionale e la distintivita’ delle nostre campagne, garantendo nuove possibilita’ di crescita e sviluppo all’agroalimentare nazionale”.