CARBONIO: COMMISSIONE UE, BENE ACCORDO SU SISTEMA DI CERTIFICAZIONE EUROPEO PER ASSORBIMENTI CO2

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con un comunicato la commissione europea rende noto di accogliere “con favore l’accordo provvisorio tra il parlamento europeo e il consiglio sul primo quadro volontario a livello dell’ue per la certificazione di assorbimenti di carbonio di alta qualita’. tale quadro di certificazione – sostiene l’esecutivo dell’ue – promuovera’ tecnologie innovative di assorbimento del carbonio e il sequestro del carbonio nei suoli agricoli che contribuiranno agli obiettivi dell’ue in materia di clima, ambiente e inquinamento zero. questo nuovo quadro aiutera’ l’ue a conseguire la neutralita’ climatica certificando gli assorbimenti di carbonio e il sequestro del carbonio nei suoli agricoli per garantire che siano trasparenti e affidabili, prevenendo il greenwashing e creando nuove opportunita’ commerciali. l’accordo – spiega la commissione – stabilisce norme di certificazione per: 1) sequestro del carbonio nei suoli agricoli, come il ripristino delle foreste e del suolo e la prevenzione delle emissioni del suolo, la riumidificazione delle torbiere, un uso piu’ efficiente dei fertilizzanti e altre pratiche agricole innovative; 2) gli assorbimenti industriali di carbonio, come la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio, o la cattura e lo stoccaggio diretti del carbonio nell’atmosfera; 3) carbonio vincolante in prodotti e materiali di lunga durata, come i materiali da costruzione a base di legno o il biochar. il regolamento concordato in via provvisoria migliorera’ – aggiunge la commissione – la capacita’ dell’ue di quantificare, monitorare e verificare l’autenticita’ di tutte queste forme di assorbimento del carbonio. in particolare, stabilisce norme per riconoscere i sistemi di certificazione che dimostrano la conformita’ al quadro dell’ue e una serie specifica di criteri per garantire l’elevata qualita’ degli assorbimenti di carbonio e la trasparenza e la credibilita’ del processo di certificazione. i criteri concordati garantiranno che: gli assorbimenti di carbonio siano correttamente quantificati; il carbonio venga stoccato per un periodo concordato a lungo termine (un minimo di 35 anni per il carbonio stoccato nei prodotti); i criteri vadano al di la’ delle pratiche esistenti e non si limitino a ricompensare lo status quo; che contribuiscano a obiettivi di sostenibilita’ piu’ ampi, ad esempio fornendo effetti positivi sulla biodiversita’. sara’ istituito un registro dell’ue per creare un livello elevato di trasparenza sugli assorbimenti di carbonio certificati, che sara’ messo in atto entro 4 anni. gli assorbimenti di carbonio certificati – afferma la commissione – possono costituire la base di nuove opportunita’ economiche e possono essere monetizzati attraverso regimi privati e sostegno del settore pubblico, oltre a generare vantaggi commerciali con i consumatori che intendono premiare pratiche rispettose dell’ambiente. il sequestro del carbonio nei suoli agricoli creera’ nuovi modelli imprenditoriali per gli agricoltori e i silvicoltori e dovrebbe produrre benefici significativi per la biodiversita’. il regolamento concordato incoraggia inoltre l’uso di bioprodotti da costruzione duraturi per mantenere il carbonio legato per diversi decenni o piu’ a lungo, stimolando nuove tecniche edilizie sostenibili. per quanto riguarda il sostegno finanziario alle tecnologie di assorbimento del carbonio, il regolamento sblocca finanziamenti pubblici e privati innovativi, compresi i finanziamenti per l’impatto o il sostegno pubblico basato sui risultati, in quanto gli assorbimenti di carbonio e gli agricoltori di carbonio potranno essere ricompensati sulla base degli assorbimenti certificati e delle riduzioni delle emissioni. la commissione continuera’ a finanziare gli assorbimenti di carbonio attraverso vari programmi, quali il fondo per l’innovazione, la pac, il fondo di sviluppo regionale, il programma life e il programma horizon europe (compresa la missione “un patto europeo per i suoli”)”. il parlamento europeo e il consiglio devono ora approvare formalmente l’accordo. una volta completato l’iter, la nuova legislazione sara’ pubblicata nella gazzetta ufficiale dell’unione ed entrera’ in vigore.