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“incoraggiati dai loro colleghi tedeschi e francesi”, gli agricoltori italiani “protestano contro molte cose che rendono loro la vita difficile”, scrive la “FRANK furter allgemeine zeitung”. nel mirino delle proteste, riporta lo stesso quotidiano, ci sono una serie di questioni: dalla politica agricola dell’ue – che da un lato non garantirebbe agli agricoltori sufficienti sussidi e dall’altro li obbligherebbe a mettere a riposo i propri terreni -, ai bassi prezzi all’ingrosso, agli alti tassi di interesse e all’elevato costo del carburante. gli agricoltori italiani protestano anche contro la concorrenza della carne sintetica o delle cavallette alla carne tradizionale e contro l’espansione degli impianti eolici e fotovoltaici, cosi’ come per i danni causati dalla peronospora nel settore vitivinicolo e dai cinghiali. inoltre, contestano la decisione del governo MELONI di non prorogare l’esenzione irpef per gli agricoltori, in vigore dal 2017. il governo italiano, scrive la “faz” ha finora risposto solo ad alcune delle richieste sollevate dagli agricoltori, come quelle relative alle carne prodotta in laboratorio. per il resto, il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA si e’ detto aperto al dialogo. il quotidiano conclude sottolineando come l’agricoltura italiana riceva dall’ue molti meno sovvenzioni rispetto a quella francese, nonostante abbia un numero di aziende agricole nettamente maggiore. questo perche’ – spiega il giornale – le aziende agricole italiane sono in media piu’ piccole di quelle francesi, che sono ad oggi i principali beneficiari dei sussidi europei.