“FINANCIAL TIMES”: I FUNGICIDI PER L’AGRICOLTURA AUMENTANO IL RISCHIO DI FUNGHI KILLER NELL’UOMO

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secondo un articolo di clive COOKSON pubblicato sul financial time del 10 gennaio, gli scienziati stanno avvertendo del rischio che i fungicidi applicati alle colture agricole contribuiscano a far aumentare le infezioni fungine, favorendo l’evoluzione di ceppi resistenti ai farmaci. per questo gli scienziati esortano l’industria agrochimica e le sue autorita’ di regolamentazione a prestare maggiore attenzione alle implicazioni per la salute umana derivanti dalla resistenza incrociata, che permette ai funghi di sconfiggere i farmaci progettati per ucciderli. per paul VERWEIJ, professore di micologia clinica presso l’universita’ olandese radboud – si legge nell’articolo – “la resistenza antimicotica e’ una componente poco riconosciuta della crisi della resistenza antimicrobica (tra cui anche quella agli antibiotici). abbiamo la prova – continua – che la selezione di ceppi resistenti che infettano le persone avviene nell’ambiente attraverso l’uso di fungicidi agricoli”. il giornale riporta che il numero di morti per malattie fungine e’ stimato pari a circa 2 milioni di persone all’anno nel mondo, ma secondo david DENNING, professore di malattie infettive all’universita’ di manchester nel regno unito, le malattie fungine sono spesso diagnosticate in modo errato. le sue stime suggeriscono un numero di morti in tutto il mondo quasi doppio e pari a 3,75 milioni di persone. quando un agricoltore applica un fungicida – spiega l’articolo -, questo protegge il raccolto, ma influisce anche su trilioni di altri funghi nel suolo e nell’ambiente circostante, facendoli evolvere. nel caso dell’aspergillus, che e’ il fungo che quasi sempre infetta l’uomo, il principio attivo che lo combatte e’ lo stesso sia per il farmaco umano che per il fungicida agricolo. e’ per questo particolarmente importante – viene sostenuto nell’articolo – proteggere le limitate scorte di farmaci antimicotici attualmente efficaci. tale protezione dovrebbe comportare l’imposizione di restrizioni all’uso agricolo di sostanze chimiche che uccidono i funghi allo stesso modo dei trattamenti umani. per gli scienziati intervistati dal giornalista del financial times, le autorita’ di regolamentazione devono mettere in atto meccanismi per bilanciare le esigenze dell’agricoltura e della medicina, riconoscendo – conclude l’articolo – la minaccia per la salute pubblica dei funghi resistenti e garantendo al contempo agli agricoltori prodotti chimici efficaci per prevenire e trattare le malattie fungine delle colture.