PESCA: CONFCOOPERATIVE FVG, 5/12 PRESENTAZIONE RISULTATI PROGETTI UPI-UNITA’ PRODUTTIVA ITTICA

(riproduzione riservata)

“con il completamento della posa di 64 strutture artificiali sommerse, al largo di lignano sabbiadoro, si e’ conclusa la parte piu’ impegnativa del progetto ‘upi – unita’ produttiva ittica’ realizzato da confcooperative fvg su un’idea del consorzio cogepa, con un sostegno europeo pari a 570mila euro, erogato dalla regione friuli vg tramite il fondo feamp 2014-2020. scopi e risultati attesi saranno illustrati dai protagonisti, martedi’ 5 dicembre, a marano lagunare (in pescaria vecia), a partire dalle ore 16.30 (programma al link https://bit.ly/3uJuMFq)”. lo rende noto un comunicato di confcooperative fvg, che prosegue: “dopo l’introduzione del presidente regionale di confcooperative fvg, daniele CASTAGNAVIZ, il progetto sara’ descritto da giovanni DEAN di confcooperative fedagripesca fvg. ai partner del progetto e’ stato affidato il compito degli approfondimenti durante una breve tavola rotonda alla quale parteciperanno: riccardo MILOCCO, presidente del consorzio di pescatori cogepa che avra’ il compito di gestire le upi; il progettista guido BELTRAMI; pietro GENTILONI del cirspe e claudio FRANCI di bio-res. walter DE WALDERSTEIN, responsabile scientifico del consorzio cogiumar, portera’ una panoramica di altre strutture simile presenti in friuli vg. gli interventi conclusivi sono stati affidati all’assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche, stefano ZANNIER e al coordinatore del settore pesca e acquacoltura di fedagripesca fvg, achille GHENDA. per sostenere il settore regionale della pesca e aumentare la biodiversita’ marina, a -9m e -14 m di profondita’, rispettivamente a circa 2 e 3 km al largo di lignano sabbiadoro, sono stati immersi gli ‘scogli’ artificiali realizzando due aree circolari che avranno lo scopo di offrire riparo e vita per pesci, molluschi e crostacei. la porzione di mare afferente al progetto, costantemente monitorato, investe una superficie di circa 800 ettari. si tratta di un modello innovativo di gestione delle risorse marine e della pesca, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. non si deve dimenticare, infatti, lo stato di crisi del comparto regionale, sia a causa della riduzione del pescato che delle flotte dedicate. una crisi che colpisce soprattutto la pesca artigianale in conseguenza della mancanza di risorse ittiche, della riduzione dei ‘nutrienti’, dei cambiamenti ambientali e dell’invasione di specie ‘aliene’. ‘favorire il ripopolamento delle nostre acque significa dare prospettive concrete alla diversificazione delle attivita’ legate alla gestione della risorsa mare che, in futuro, saranno sempre piu’ importanti come il pescaturismo e l’ittiturismo – sottolinea MILOCCO -. per rispondere alle sfide che la pesca ha davanti e per favorire il rinnovamento generazionale rendendo la professione piu’ attrattiva per i giovani, i pescatori hanno l’esigenza di integrare la tradizionale attivita’ di pesca con nuove fonti di reddito. progetti come questo, insomma, possono davvero far fare quel passo nel futuro a tutto il comparto, dando continuita’ alla filiera della pesca nella nostra regione, nei prossimi anni’. le piramidi sono ‘protette’ dalla pesca a strascico da apposite strutture posizionate sui fondali. come detto, l’intervento ha lo scopo di aumentare le superfici sottomarine solide con degli scogli ‘artificiali’, ottenendo un effetto protettivo per il pesce di taglia piccola e di aggregazione per la fauna ittica in generale, aumentando cosi’ anche la presenza della specie ittiche pregiate: spigole, orate, ombrine, sogliole, triglie di scoglio, come gia’ verificato dai risultati dei primi monitoraggi, a 90 giorni dalla posa. in futuro, ci si aspetta di vedere aumentare la presenza e la biodiversita’ ittica con la presenza di altre specie come saraghi, corvine, scorfani e anche qualche astice, tipiche dei fondali rocciosi e con apprezzabile valore commerciale. nell’area di mare considerata, l’attivita’ di pesca artigianale verra’ condotta direttamente dai pescatori (‘coltivatori del mare’), grazie a un regolamento di gestione redatto dal cogepa, verificando costantemente quantita’ e qualita’ dei prelievi. durante l’incontro maranese, il progetto verra’ presentato anche tramite la proiezione di un filmato illustrativo realizzato dalla cooperativa varianti di udine”.