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con 72 voti favorevoli, 184 contrari e 44 astenuti la camera ha respinto il ddl di ratifica ed esecuzione dell’accordo recante modifica del trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilita’, fatto a bruxelles il 27 gennaio e l’8 febbraio 2021. hanno detto no fdi, lega e m5s. forza italia, noi moderati e verdi si sono astenutiil meccanismo europeo di stabilita’ (mes-european stability mechanism, esm) e’ stato istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori del quadro giuridico della ue, nel 2012. la sua funzione fondamentale e’ concedere, sotto precise condizioni, assistenza finanziaria ai paesi membri che – pur avendo un debito pubblico sostenibile – trovino temporanee difficolta’ nel finanziarsi sul mercato. la condizionalita’ varia a seconda della natura dello strumento utilizzato: per i prestiti assume la forma di un programma di aggiustamento macroeconomico, specificato in un apposito memorandum; e’ meno stringente nel caso delle linee di credito precauzionali, destinate a paesi in condizioni economiche e finanziarie fondamentalmente sane ma colpiti da shock avversi. il mes e’ guidato da un “consiglio dei governatori” composto dai 19 ministri delle finanze dell’area dell’euro. il consiglio assume all’unanimita’ tutte le principali decisioni (incluse quelle relative alla concessione di assistenza finanziaria e all’approvazione dei protocolli d’intesa con i paesi che la ricevono). il mes puo’ operare a maggioranza qualificata dell’85 per cento del capitale qualora, in caso di minaccia per la stabilita’ finanziaria ed economica dell’area dell’euro, la commissione europea e la bce richiedano l’assunzione di decisioni urgenti in materia di assistenza finanziaria. il mes ha un capitale sottoscritto pari a 704,8 miliardi, di cui 80,5 sono stati versati; la sua capacita’ di prestito ammonta a 500 miliardi. l’italia ha sottoscritto il capitale del mes per 125,3 miliardi, versandone oltre 14. i diritti di voto dei membri del consiglio sono proporzionali al capitale sottoscritto dai rispettivi paesi. germania, francia e italia hanno diritti di voto superiori al 15 per cento e possono quindi porre il loro veto anche sulle decisioni prese in condizioni di urgenza. la proposta di riforma del trattato istitutivo del mes interviene sulle condizioni necessarie per la concessione di assistenza finanziaria e sui compiti svolti dal mes in tale ambito, introducendo modifiche di portata complessivamente limitata; la riforma non prevede ne’ annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani, non affida al mes compiti di sorveglianza macroeconomica. la riforma, inoltre, attribuirebbe al mes una nuova funzione, quella di fornire una rete di sicurezza finanziaria (backstop) al fondo di risoluzione unico (single resolution fund, srf) nell’ambito del sistema di gestione delle crisi bancarie.