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“buone notizie da bruxelles dopo il voto sulla “direttiva breakfast” che rende obbligatoria la menzione in etichetta dell’origine geografica di marmellate e miele, secondo prodotto piu’ adulterato al mondo”. lo ha detto il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, commentando il voto in plenaria del parlamento ue, che – sottolinea – “rappresenta un forte segnale anche a favore della sostenibilita’ e della salute dei consumatori. per cia, un’etichettatura piu’ trasparente -con l’indicazione precisa dei paesi di origine sia nei barattoli di miele che su marmellate, confetture e gelatine- garantira’ maggiore trasparenza e offrira’ a tutti la possibilita’ di scegliere prodotti piu’ sani e piu’ locali”. “si mettera’, dunque, il freno alle frequenti pratiche fraudolente che riguardano, soprattutto, il miele e verranno premiati quei produttori che lavorano in maniera virtuosa. l’etichetta dovra’, infatti, contenere il paese in cui e’ stato raccolto il miele e se proviene da piu’ paesi, questi saranno elencati in ordine decrescente in proporzione. nel caso, invece, il prodotto sia di importazione extra-ue per oltre il 75%, l’informazione dovra’ essere indicata in modo esplicito. cia accoglie, infine, con favore l’istituzione di un sistema di tracciabilita’ per il miele al fine di migliorare i controlli e le adulterazioni con sistemi analitici accreditati”, osserva la cia. “questo e’ il risultato piu’ importante che abbiamo ottenuto per la nostra apicoltura, in modo che i nostri produttori – prosegue FINI – possano finalmente essere protetti dalle importazioni di miele adulterato cinese spacciato per made in italy”.