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le autorita’ indiane hanno intensificato gli sforzi per controllare gli stock nazionali ed i prezzi dei prodotti agricoli come zucchero, cipolle e grano in vista delle elezioni generali del prossimo anno, l’ultimo di una serie di interventi che hanno provocato un’onda d’urto sui mercati mondiali. negli ultimi giorni le autorita’ hanno vietato le esportazioni di cipolle, limitato l’uso di zucchero per la produzione di etanolo e ridotto le dimensioni delle scorte di grano che commercianti e rivenditori possono detenere, informa il “financial times”, spiegando che il paese e’ uno dei maggiori produttori ed esportatori di materie prime agricole al mondo. e’ anche il paese piu’ popoloso del mondo, con un mercato interno altamente sensibile, con centinaia di milioni di persone che dipendono da cibo a basso costo e sovvenzionato. gli analisti affermano che le misure dell’india sono una risposta al disagio per l’inflazione alimentare persistente mentre il governo del primo ministro narendra MODI si prepara alle elezioni generali all’inizio del prossimo anno. come afferma ashok GULATI, economista agricolo e consigliere politico di lunga data del governo, “la politica interna vince sempre sull’economia o anche sui prezzi internazionali”.