“SCIENTIFIC AMERICAN” : STUDIO GENETICO INDAGA A FONDO SULLE ORIGINI DEL VINO

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“scientific american” ha pubblicato un articolo su un ampio studio genetico che porta a rivedere la narrativa prevalente su come l’uva da vino si sia diffusa nel mondo. un folto gruppo internazionale di ricercatori ha raccolto e analizzato 2.503 viti uniche provenienti da uve da tavola e da vino domestiche e 1.022 viti selvatiche. estraendo il dna dalle viti e determinando i modelli delle variazioni genetiche tra di esse, hanno trovato alcune sorprese, scrivono mark FISCHETTI e francesco FRANCHI. tra queste e’ che, contrariamente a quanto affermava la letteratura prevalente in materia, l’uva selvatica non viene dall’asia centrale. i dati genetici – spiega wei CHEN, ricercatore senior dell’universita’ agricola dello yunnan, in cina, e uno dei leader dello studio – indicano che tra 400 e 300mila anni fa l’uva cresceva naturalmente in tutto il continente eurasiatico occidentale e centrale. circa 200mila anni fa, il clima freddo e secco dell’era glaciale uccise lentamente la vite nella regione centrale del mar mediterraneo, dividendo l’habitat della pianta in due aree isolate: una a ovest del mare (oggi portogallo, spagna e francia) e una a est (all’incirca israele, siria, turchia e georgia). inoltre, sempre secondo il nuovo studio, gli esseri umani nell’asia occidentale hanno addomesticato l’uva da tavola circa 11mila anni fa. altre popolazioni, nel caucaso, addomesticarono l’uva da vino piu’ o meno nello stesso periodo, anche se probabilmente non padroneggiarono la vinificazione per altri 2.000 o 3.000 anni.