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una rivoluzione nel modo in cui gli americani mangiano il salmone si sta silenziosamente svolgendo all’interno di un’ex fabbrica ai margini industriali di auburn, una piccola citta’ nella regione dei finger lakes a new york, si legge in un articolo di melli clark per “the new york times”. l’articolo parla della societa’ “localcoho”, che definisce “uno dei pochi allevamenti di salmone sostenibili del paese”, dove 50.000 salmoni argentati coho – specie: oncorhynchus kisutch – scivolano attraverso vasche di cemento piene di acqua dolce che ricircola attraverso biofiltri ogni mezz’ora. per imitare un ambiente marino, le luci sono mantenute di un blu acqua fioco e profondo che fa sembrare il salmone brillare. in questa inquietante luminescenza, andre BRAVO, il direttore operativo, si e’ preso cura con cura di questi pesci fin dal loro primo arrivo, sotto forma di un cumulo di scintillanti uova arancioni destinati all’eta’ adulta. ci vogliono 18 mesi per raggiungere la dimensione massima – circa 6 libbre e mezzo – e a quel punto possono essere venduti a ristoranti e rivenditori di fascia alta, dove i filetti vengono venduti per circa 17 dollari al chilo. il fatto che localcoho sia in grado di allevare queste complesse creature sulla terra e’ un cambiamento radicale, pronto a ribaltare un settore pieno di preoccupazioni ambientali, osserva l’autrice, facendo presente che circa l’80-90% del salmone consumato negli usa e’ allevato in recinti aperti nell’oceano, un sistema molto criticato per i suoi effetti sull’ambiente reso ancora piu’ problematico dall’aumento della temperatura dell’acqua e da altre sfide climatiche. gli esperti sostengono che l’allevamento a terra e’ il futuro dell’acquacoltura del salmone in America e nel mondo, poiche’ attivita’ simili stanno prendendo piede in paesi come danimarca, norvegia, svizzera, polonia e giappone.