“il voto di oggi (26 a favore, 3 astenuti e 9 contrari) dimostra come quando il confronto si concentra sul merito delle questioni, superando posizioni ideologiche e polarizzazioni inutili, si possono raggiungere accordi pragmatici e in grado di trovare un equilibrio tra i tre livelli di sostenibilita’: ambientale, sociale ed economica”. lo ha dichiarato paolo DE CASTRO (s&d), membro della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo, con un comunicato dopo l’approvazione della posizione della comagri sulla proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. “un approccio pragmatico che, data l’impossibilita’ di arrivare a un rigetto della proposta, ha portato a prevedere un calendario piu’ realistico, con l’obiettivo di una riduzione del 50% a livello ue dell’uso dei pesticidi fissato per il 2035. non solo – prosegue l’eurodeputato pd – gli stati membri ottengono un certo margine di flessibilita’, con target di riduzione obbligatori a livello nazionale del 35%”. “i negoziati guidati dalla collega clara AGUILERA, capogruppo s&d in commissione agricoltura, che ringrazio per l’importante lavoro svolto, hanno portato a un cambiamento del periodo di riferimento per il calcolo della riduzione – spiega l’eurodeputato pd – che tiene meglio conto degli sforzi gia’ fatti da alcuni stati membri, in particolare l’italia, nella riduzione dell’uso di fitofarmaci: basti pensare che dal triennio 2011-2013 (nuova base di calcolo) ad oggi, i nostri agricoltori hanno gia’ ridotto di oltre il 20% l’utilizzo della chimica. tutto cio’, insieme alla clausola di revisione che ne valutera’ la fattibilita’, rende piu’ realistico e raggiungibile l’obiettivo al 2035, ma solo se accompagnato da un importante sforzo in innovazione, che metta a disposizione alternative concrete per contrastare le fitopatie, a partire dalle tea, le nuove biotecnologie sostenibili”. “la posizione approvata e’ la conferma di come le forzature politiche, le spaccature interne al parlamento europeo non portano mai a passi in avanti significativi. al contrario, la discussione sui temi ha portato a risultati positivi sia per il settore agricolo che per gli imprescindibili obiettivi di sostenibilita’ che ci siamo posti come unione europea”.