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“vino: la francia riconquista la pole position rispetto all’italia” e’ il titolo di un reportage di marie josee COUGARD e di olivier TASSERI pubblicato da “les echos”, in cui si spiega che la produzione francese dovrebbe salire sul primo gradino del podio della vendemmia mondiale di vino con una raccolta di 45 milioni di ettolitri, in riduzione del 2%, ma quasi il doppio di quella italiana, che abitualmente detiene il titolo. “una situazione che si verifica in uno scenario di calo dei consumi di vino rosso in entrambi i paesi”, sottolinea il giornale. l’articolo spiega che la situazione climatica, caotica in entrambi i paesi, ha pero’ penalizzato molto piu’ l’italia che la francia. i vigneti di quest’ultima non sono stati risparmiati dagli eccessi di umidita’ e dalle muffe, ma l’ondata di calore a fine agosto ha in parte corretto i problemi sanitari, cosicche’ il 2023, in francia, dovrebbe risultare un anno medio. da parte italiana, invece, la produzione dovrebbe calare del 14% a meno di 43 milioni di ettolitri, facendo del millesimo 2023 uno dei peggiori insieme al 1948, 2007 e 2017. la canicola estiva ha pesato sulle rese e i giorni di pioggia in aumento del 70-75% al momento dei trattamenti hanno fatto la felicita’ delle larve di peronospora che hanno profittato del lavaggio delle foglie per prosperare. ma “il calo della produzione non ci deve preoccupare”, afferma livio PROIETTI, commissario straordinario ISMEA citato da “les echos”. “piu’ che altro dobbiamo affrontare la sovrapproduzione, perche’ il vero problema e’ la preoccupante riduzione dei consumi interni ed esteri. le nostre riserve di vino hanno raggiunto ormai i 49 milioni di ettolitri”. “lo scettro di primi produttore mondiale non ci deve piu’ ossessionare, dobbiamo invece fermare la crescita indiscriminata delle nostre vigne”, gli fa eco lamberto FRESCOBALDI, presidente dell’unione italiana vini. la francia, che condivide in larga misura le preoccupazioni italiane, si appresta a estirpare delle vigne nel bordelese, piu’ toccato di altre regioni dalla sovrapproduzione, e a distillare una parte del vino. il consiglio interpofessionale del vino di bordeaux stima nel 60% il calo dei consumi di vino rosso nei prossimi dieci anni, per cui e’ stata presa la decisione di estirpare 9500 ha nel bordeaux, che ne conta 115000 ha.