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“‘apprezziamo l’azione del governo per contenere il fenomeno dei granchi blu e sostenere le imprese danneggiate. gli strumenti messi in campo dal ministro francesco LOLLOBRIGIDA accolgono molte delle richieste della cooperazione e sono un segno tangibile di vicinanza al settore. per questo la manifestazione di protesta in programma domani a ferrara e’ stata sospesa anche se resta lo stato di agitazione’, afferma paolo TIOZZO, copresidente dell’alleanza delle cooperative pesca e acquacoltura, al termine del tavolo convocato al masaf sull’emergenza granchio blu alla presenza del ministro LOLLOBRIGIDA e del presidente della commissione agricoltura del senato luca DE CARLO, che sta seguendo i lavori di conversione in legge del decreto asset con i primi stanziamenti per il granchio”. lo rende noto un comunicato di alleanza delle cooperative, che prosegue: “gli interventi governativi – spiega la cooperazione – puntano ad un sostegno concreto per i danni subiti e al via libera all’attivita’ di pesca in aree attualmente non battute per valutare lo stato delle risorse e contenere l’espansione del granchio. bene l’impegno per rendere accessibili alle imprese i primi 2,9 milioni di euro stanziati ad agosto e lo stanziamento di ulteriore 10 milioni di euro, nuove risorse desinate a risarcire i costi del seme delle vongole che e’ stato mangiato dai granchi. positive – prosegue l’alleanza – anche le aperture sulla pesca a strascico nelle tre miglia, ma resta da valutare con attenzione l’applicazione alla pesca degli strumenti previsti dal decreto legislativo 102/2004, ora appannaggio solo dell’agricoltura, che dovrebbero trasformare i pescatori, come detto dal ministro, in agricoltori del mare. uno strumento questo che in agricoltura viene usato per la gestione, tra le altre cose, degli oneri sociali. c’e’ attesa anche per l’incontro con l’abi voluto per capire come affrontare la questioni dei mutui e delle rate. fornire un aiuto in questo momento consente alle nostre cooperative e ai nostri consorzi di non chiudere le attivita’. subito dopo – conclude l’alleanza – dobbiamo capire come tornare a produrre nelle aree maggiormente colpite che vanno prima bonificata e poi rese nuovamente operative immettendo nuovo seme”.