20/9 PRESENTAZIONE PROGETTO AGEA “CRIMINAL FOCUS AREA” PER CONTRASTO CRIMINALITA’ IN AGRICOLTURA

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“mercoledi’ 20 settembre, alle ore 10, al palazzo wedekind, salone angiolillo – piazza colonna 366, roma, si terra’ il ‘cfa live forum. il progetto cfa tra presente e futuro: la voce degli esperti e le testimonianze dal territorio’, per presentare alla stampa il progetto ‘criminal focus area’ di agea”. lo rende noto un comunicato di agea, che prosegue: “il progetto e’ stato sviluppato per contrastare i fenomeni criminali connessi alle attivita’ produttive. l’open forum finale rappresenta un’importante occasione di verifica e di confronto sullo stato di avanzamento del progetto e vedra’ presenti istituzioni e forze dell’ordine per raccontare i risultati raggiunti, i casi studio attualmente realizzati sul territorio nazionale e le prospettive future. interverranno fabio VITALE, direttore agea, pier paolo FRADDOSIO, direttore dell’organismo pagatore agea, andrea ROSATI, direttore associazione mondiale di zootecnia referente scientifico del progetto cfa-criminal focus area, christian TETTAMANTI, generale di brigata e comandante del centro aviazione guardia di finanza, andrea RISPOLI, generale di corpo d’armata e comandante cufaa-comando carabinieri unità forestali, ambientali e agroalimentari, giovannibattista PALLAVICINI, relazioni istituzionali assica-associazione industriali delle carni e dei salumi. sviluppato a partire dal 2021 sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’interno, nasce con agea – l’agenzia per le erogazioni in agricoltura – il progetto criminal focus area. obiettivo del progetto e’ contrastare i fenomeni criminali connessi alle attivita’ produttive, attraverso supporti decisionali e l’utilizzo di strumenti di valutazione e controllo utilizzabili dagli ‘addetti ai lavori’ che si trovano nelle regioni che fanno parte del programma pon legalita’. un investimento importante di oltre 48 milioni di euro, di cui il 50% direttamente finanziato da agea. amministrazioni locali e nazionali, strutture a finalita’ pubblica partecipate dai produttori, organi di polizia e controllo potranno utilizzare infrastrutture informatiche per monitorare e analizzare le variazioni quali-quantitative che indicano possibili attivita’ illegali, come discariche abusive, sversamenti, baraccopoli collegate al caporalato e manufatti abusivi che ostacolano uno sviluppo economico-sociale sano. questi controlli si basano su immagini aerofotografiche scattate ogni anno su un terzo del territorio italiano e consentono di identificare delle zone critiche da monitorare costantemente, c.d. ‘criminal focus area (cfa)’. il progetto, anche se concentrato su precise zone geografiche (sicilia, calabria, puglia, campania, basilicata), prende in esame l’intero territorio nazionale per identificare tutte quelle superfici che ospitano segmenti di filiere del settore agroalimentare – come la filiera della carne bovina, suina, ovicaprina, latte, pomodoro, ecc. – che, interconnettendo le regioni meno sviluppate con il resto del paese, potrebbero essere condizionate da attivita’ illecite con effetti negativi su liberta’ di iniziativa e concorrenza. ‘agire sul piano della legalita’ nell’erogazione delle risorse pubbliche per agea – commenta fabio VITALE, direttore agea – e’ da sempre una priorita’. con questo progetto, realizzato grazie ai finanziamenti europei previsti dal pon legalita’, e’ stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli enti pubblici e degli enti locali gestori del territorio le piu’ moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo che, attraverso la sovrapposizione delle foto aeree storicizzate, forniscono informazioni preziose sia per le attivita’ di indagine sia per le attivita’ di gestione e monitoraggio del territorio. la tecnologia e’ stata messa a supporto della prevenzione e della repressione di importanti fenomeni criminosi, come per esempio l’interramento dei rifiuti, il caporalato, le terre percorse dal fuoco, con l’intenzione di contribuire al ripristino della legalita’ in particolare nelle aree meno sviluppate e quindi piu’ deboli del paese’. un piano operativo che e’ stato suddiviso in nove attivita’, tra le quali anche quella di sviluppo e individuazione di modelli finalizzati a misurare le correlazioni esistenti tra le criminal focus area e vari gruppi specifici tra cui: gli efa (aree di interesse ecologico) e lo strato cartografico ‘natura 2000′ per valutare sia l’impatto ambientale delle attivita’ criminali, sia quello turistico e agroalimentare; le statistiche relative ai luoghi di commissione di reati con impatto territoriale per rilevare eventuali scostamenti evidenziandoli alle autorita’ competenti; gli indici di sviluppo economico-sociale per pianificare gli interventi e le concessioni in modo strutturato e vigilare sulla destinazione e l’efficacia reale degli stessi; una mappatura territoriale delle componenti organizzative delle filiere agroalimentari per monitorare gli eventi negativi generati sulle stesse filiere dalle attivita’ criminali. ‘siamo giunti alla fase conclusiva del progetto – conclude il direttore VITALE – il nostro obiettivo ora e’ quello di dare evidenza di quanto emerso in questi primi anni di attivita’, presentando i risultati raggiunti, i dati scientifiche e i progetti pilota che abbiamo realizzato sui territori nazionali di caivano, regione siciliana e san severo, affinche’ l’innovazione tecnologica applicata al progetto criminal focus area possa diventare uno strumento fondamentale per tutto il paese. solo creando una proficua sinergia tra amministrazioni, impulso economico e coesione sociale e’ infatti possibile intervenire per il rafforzamento della legalita’ nell’ambito delle filiere agroalimentari e lo sviluppo di economie sostenibili’.”.