(riproduzione riservata)
“occorre favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro anche nel settore agricolo attraverso appositi strumenti contrattuali e incentivi economici”. lo ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI in riferimento “alla nota del ministero del lavoro e delle politiche sociali, della banca d’italia e dell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (anpal), da cui emerge che nei settori privati extra agricoli e’ aumentata l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle attivazioni nette”, informa un comunicato di confagricoltura. “pur essendo la gran parte della attivita’ agricole di tipo stagionale, e’ indubbio infatti che la percentuale di forza lavoro a tempo indeterminato – che oggi si attesta intorno al 10% – potrebbe essere migliorata”, sottolinea il comunicato, nel rilevare che “la stabilizzazione comporterebbe vantaggi per il datore di lavoro, che potrebbe contare su personale formato e fidelizzato, e per l’addetto, che migliorerebbe la propria condizione lavorativa, acquisendo maggiore sicurezza”. “al contempo, la stabilizzazione potrebbe favorire la contrazione della spesa da parte dell’inps per la disoccupazione agricola che, come noto, riguarda quasi esclusivamente gli operai agricoli a tempo determinato, e potrebbe contribuire a contenere il deplorevole fenomeno dello sfruttamento e del caporalato, che si verificano quasi esclusivamente nell’ambito dei lavori stagionali”, ha sottolineato il presidente di confagricoltura. “occorre, a parere della maggiore organizzazione datoriale, ridurre il costo del lavoro per le aziende agricole e, in particolare, per quelle che assumono a tempo indeterminato o che trasformano in rapporti stabili quelli in essere a tempo determinato”, continua il comunicato, che aggiunge: “la nota del ministero del lavoro evidenzia che, nei mesi di maggio e giugno, l’occupazione agricola ha avuto una contrazione nei territori colpiti da eventi meteorologici estremi, come le alluvioni in emilia-romagna, toscana e marche”. “poiche’ sussiste la preoccupazione che analoga riduzione possa verificarsi a causa delle forti ondate di caldo, e’ indispensabile attivare appositi strumenti di tutela per le aziende e per i lavoratori costretti a sospendere le attivita’”, evidenzia GIANSANTI. “a tal fine confagricoltura ha formulato alcune proposte, in sede di conversione in legge del cosiddetto ‘decreto caldo’, chiedendo la cassa integrazione agricola (cisoa) anche per gli operai a tempo determinato e per tutti gli eventi verificatisi a partire dal 1° luglio”, conclude il comunicato.