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“negli ultimi 20 anni e’ stato fatto molto per la protezione del territorio e la sicurezza idrogeologica ma non tutto quello che si poteva fare. purtroppo prevale ancora la cultura dell’emergenza, mentre bisogna passare decisamente alla cultura della prevenzione”, ha detto massimo GARGANO, direttore generale anbi, aprendo la conferenza stampa in cui sono stati presentate da anbi dieci opere per un paese idricamente piu’ sicuro. la conferenza stampa ha introdotto i lavori dell’assemblea, prevista per il pomeriggio, a cui sono attesi, tra gli altri, i ministri antonio TAJANI (esteri) e gilberto PICHETTO FRATIN (ambiente). “in italia fare la manutenzione ordinaria e’ in effetti una cosa straordinaria”, ha detto il presidente anbi, francesco VINCENZI, che ha ribadito come l’associazione dei consorzi di bonifica abbia accolto con favore la scelta della cabina di regia e del commissario alla siccita’, perche’ “puo’ essere davvero il contenitore di nuove risorse con cui fare fronte alle problematiche presenti nel territorio”. “la crisi idrica, da un lato, e le alluvioni, dall’altro, non sono altro che facce della stessa medaglia: visto che gli eventi climatici estremi continueranno, siamo chiamati ad adattarci”, ha detto ancora VINCENZI che ha ribadito anche l’importanza di mettere un freno deciso al consumo di suolo. parlando del bilancio sociale o di sostenibilita’ che l’anbi presentera’, VINCENZI ha sottolineato che e’ importante dare al paese un’idea chiara delle grandi opportunita’ di sviluppo create dall’azione dei consorzi di bonifica: “dobbiamo essere sostenibili e trasparenti”, ha detto ancora VINCENZI. “il sistema dei consorzi di bonifica e’ affidabile e coerente per gestire progetti che devono, da una parte, mettere in sicurezza il territorio e, dall’altra, fornire acqua al sistema agroalimentare italiano che e’ sempre piu’ un’eccellenza della nostra economia”, ha detto ancora GARGANO che ha indicato tre grandi obiettivi per l’azione di anbi: una manutenzione straordinaria di tutto il territorio italiano; un’infrastrutturazione “leggera” diffusa attraverso un sistema di invasi; una scelta chiara per l’innovazione che permetta un migliore uso delle risorse idriche, sempre piu’ preziose e scarse. i 10 progetti, presentati dai rispettivi consorzi di bonifica, interessano varie regioni, da nord a sud, dal piemonte alla puglia, dalla romagna alla sardegna, dalla toscana al veneto. si tratta di opere che servono solo come esempio, e’ stato ribadito nella conferenza, perche’ in realta’ sono tantissime le opere in corso di realizzazione in tutta italia, per una spesa complessiva di oltre 4 miliardi di euro. qui l’intervista di francesco VINCENZI ad agrapress https://youtu.be/6sWlf8xJRBQ qui l’intervista di massimo GARGANO ad agrapress https://youtu.be/oju_wNyQ4kk