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oggi, giovedi’ 15 giugno, la primo ministro francese elisabeth BORNE , sara’ nel dipartimento della vienne per proporre “un nuovo contratto politico con il mondo rurale”, scrive “le monde”. avra’ la forma di un piano denominato “france ruralites” che la prima ministra presentera’ durante il suo viaggio, spiega il giornale. le campagne sono “un’opportunita’” per la francia, afferma l’entourage di BORNE. “smettiamola di contrapporre le popolazioni urbane e rurali”, devono “sostenersi a vicenda”, insistono. nei 31.000 comuni che compongono i territori rurali del paese (il 90% della sua superficie), 22 milioni di abitanti vivono con il sentimento spesso espresso di essere abbandonati. due sondaggi ifop condotti online per le famiglie rurali, tra il 27 aprile e l’11 maggio, con due campioni di 1.002 e 1.505 persone, mostrano che molti problemi rimangono, in particolare in termini di accesso ai servizi pubblici, soprattutto sanitari. e sebbene si rilevi un ripopolamento delle zone rurali, proprio quest’ultimo aspetto costituisce l’ostacolo principale. il piano “non e’ guidato” dalla necessita’ di riconquistare elettoralmente le zone rurali, che hanno votato in massa per marine le pen, precisa il governo, pur riconoscendo che “e’ un elemento da tenere in considerazione”. france ruralites contiene un’ampia sezione di misure volte a migliorare la vita quotidiana dei francesi che vivono in campagna, prosegue “le monde”, con una dotazione di 90 milioni di euro che finanzieranno progetti “ecologici e solidali”, che potrebbero aiutare i cittadini che vivono nelle campagne a fare a meno dell’auto, sia per andare in stazione che in farmacia. inoltre, 36 milioni di euro in tre anni saranno destinati anche alle imprese locali. per quel riguarda la salute, la presidente del consiglio annuncera’ lo schieramento di cento “medicobus”. il loro ruolo sara’ quello di permettere ai medici, e in particolare agli specialisti, di entrare in contatto con le popolazioni piu’ isolate. “stiamo anche raddoppiando il numero dei centri sanitari multidisciplinari, che passeranno da 700 a 1.400 nelle aree rurali”, aggiunge elisabeth BORNE.