“le monde ” pubblica un intervento di corinne LEPAGE, avvocato ed ex ministra dell’ambiente, la quale asserisce che il modello agricolo francese rimane troppo dipendente dagli input “agrofinanziari”. “con quali vantaggi? poco piu’ di 200 milioni di euro di benefici per il settore in francia, ma il doppio dei costi sociali (regolamentazione, disinquinamento, costi sanitari, costo del carbonio, ecc.)”, per non parlare delle conseguenze sulla salute degli agricoltori e dell’ambiente, scrive. per LEPAGE e’ diventato urgente porre fine a tutto cio’, in particolare applicando il principio del “chi inquina paga”, ma anche sviluppando l’agricoltura biologica e “dando agli agricoltori i mezzi per uscire da questa dipendenza, applicando concretamente la normativa e la giurisprudenza comunitarie, che dovrebbero portare a una notevole riduzione dei prodotti autorizzati”. infine, “dobbiamo puntare sulla giustizia sanitaria, cosi’ come esiste la giustizia climatica. un primo passo e’ stato compiuto nel 2018 con la creazione di justice pesticidi, una ong che mette a disposizione tutte le decisioni rese in tutto il mondo in materia di pesticidi, permettendo cosi’ a tutte le vittime di poter contare su di esse e sulle prove che sono state addotte. un nuovo passo e’ stato compiuto con la costituzione di un collettivo di avvocati a vocazione planetaria, capace di scambiarsi non solo elementi di diritto, ma anche di andare oltre. le soluzioni esistono. come per il clima, non ci sono piu’ scelte e c’e’ un urgente bisogno di cambiare”.