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“‘l’alluvione non ha fermato gli allevatori. anche nei giorni immediatamente successivi al disastro, le cooperative dell’emilia romagna sono riuscite a ritirare tutto il latte dai propri soci, anche da quelli situati nelle zone collinari colpite dalle frane. neanche un litro di latte e’ stato buttato, a conferma del ruolo fondamentale che svolgono le cooperative garantendo, attraverso la raccolta e la lavorazione del latte dei propri soci, reddito e sopravvivenza a tante piccole e piccolissime aziende agricole poste spesso in zone di montagna o svantaggiate’. a ribadire con orgoglio la funzione della cooperazione nel garantire sostenibilita’ economica e sociale a interi territori e’ giovanni GUARNERI, coordinatore del settore lattiero-caseario di alleanza cooperative agroalimentari”. lo rende noto un comunicato dell’alleanza che prosegue: “e lo fa non a caso in un giorno come questo, in occasione della giornata mondiale del latte: per GUARNERI, malgrado la catastrofe avvenuta in romagna, ‘le cooperative hanno confermato di essere un vero baluardo per la tenuta di interi territori, dal momento che garantiscono il presidio di intere zone collinari o di montagna che senza la cooperazione rischierebbero senza dubbio lo spopolamento. li’ dove c’e’ una cooperativa, ci sono ancora stalle, mucche, lavoratori e in molti casi anche abitanti’. la filiera granlatte – granarolo, la piu’ grande cooperativa italiana con 637 aziende agricole socie, di cui 57 in emilia romagna, e’ riuscita a garantire la raccolta di tutto il latte sia nelle zone collinari che in pianura. ‘circa una ventina delle nostre associate – racconta il direttore isaia PUDDU – hanno avuto dei danni per via dell’alluvione, ma cio’ non ci ha impedito di raggiungerle per raccogliere il prodotto’, sottolinea. naturalmente adesso e’ tempo di incolonnare le perdite e quantificare i danni. alcune aziende di granlatte hanno stimato danni che arrivano in alcuni casi a 4 milioni di euro. a pesare sul bilancio sono le migliaia di ettari coinvolti dall’alluvione che non riusciranno a produrre cereali e fieno per l’alimentazione delle vacche. ‘cio’ vuol dire – dichiara PUDDU – che rischiamo di veder compromessa anche l’annata 2024. ecco perche’ – incalza – e’ importante sostenere il nostro sistema cooperativo con ogni forma di solidarieta”. ‘granlatte – ricorda – sta avviando in questi giorni numerose iniziative di solidarieta’, sia attraverso donazioni spontanee di foraggio alle aziende colpite, sia attraverso una raccolta fondi per sostenere le aziende. un modo per ricordare ad un paese intero che senza la cooperazione agricola tanto cibo di qualita’ made in italy, semplicemente, non riuscirebbe ad arrivare sugli scaffali dei supermercati. e’ ora di mobilitarsi per chi produce’. emblematica, tra le storie delle cooperative di alleanza cooperative, anche la storia della centrale del latte di cesena. si tratta di una cooperativa con 20 soci dislocati tutti nella romagna che garantiscono una raccolta di latte di 8 milioni di tonnellate. e’ il suo direttore daniele BAZZOCCHI a raccontare come ‘il latte e’ stato raccolto da tutti i soci, nonostante la difficolta’ nel raggiungere le stalle. soltanto da uno dei nostri soci siamo riusciti ad arrivare con qualche giorno di ritardo per via delle frane, ma grande e’ stato il sollievo quando finalmente l’allevatore ha visto arrivare il nostro camion per la raccolta’. va detto pero’ che anche se non sono stati registrati danni alla cooperativa ne’ alle stalle, desta molte preoccupazioni la raccolta di fieno destinato all’alimentazione degli animali. spiega ancora BAZZOCCHI: ‘nelle aree collinari sara’ quasi impossibile raccogliere cereali, perche’ sono stati intaccati dai funghi e le radici sono secche. sara’ impossibile raccoglierlo, in moltissimi casi le aziende agricole non potranno piu’ contare sull’autoproduzione e dovranno comprarlo e cio’ comportera’ inevitabilmente costi maggiori’.”.