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“al via l’assemblea nazionale dei soci produttori di federbio, organizzata per dare voce ai produttori dell’agricoltura biologica, anello fondamentale della filiera agroalimentare che avra’ l’occasione di presentare le proprie richieste e discutere le possibili soluzioni. l’incontro riunira’ le 16 associazioni dei produttori bio a palazzo rospigliosi giovedi’ 6 luglio ed e’ aperto a tutti gli operatori del settore bio”. lo rende noto un comunicato di federbio, che prosegue: “approccio integrato per favorire la circolarita’ dei nutrienti, criticita’ del sistema di certificazione, carico burocratico e necessita’ di sostenere il giusto prezzo, sono alcuni tra i punti cardine che definiscono l’approccio del biologico, un settore in crescita che centra gli obiettivi delle strategie europee farm to fork e biodiversita’. durante la giornata, verra’ definito il manifesto dei produttori del biologico, un documento che segna un importante passo avanti per il settore, affinche’ l’agricoltura biologica assuma un ruolo sempre piu’ centrale nelle decisioni politico-economiche del paese. agricoltori e allevatori bio insieme per far sentire la propria voce e mettere a disposizione l’esperienza concreta di un pezzo fondamentale di quella filiera che parte dalla terra e arriva alle nostre tavole. il manifesto sara’ il risultato dei contenuti emersi durante i quattro webinar organizzati da federbio nei mesi scorsi, in cui i soci produttori, le associazioni, le istituzioni e i referenti scientifici si sono confrontati sui temi cruciali, quali: normativa e standard di autoproduzione per i mezzi tecnici dell’agricoltura biologica; riforma del sistema di certificazione e semplificazione della burocrazia; giusto prezzo per gli agricoltori nel mercato dei prodotti biologici; il futuro della zootecnia puo’ essere il biologico?. l’assemblea dei produttori, a cui e’ prevista la presenza di rappresentanti del governo e del parlamento, sara’ inoltre l’occasione per discutere le azioni necessarie per promuovere ulteriormente l’agricoltura biologica e rafforzare l’importante valore aggiunto dato dal settore come asse strategico del made in italy”.