INAUGURATO IN PALAZZO VECCHIO A FIRENZE IL 270° ANNO ACCADEMICO DI GEORGOFILI

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e’ stato inaugurato mattina nel salone dei cinquecento in palazzo vecchio a firenze, il 270° anno dell’accademia dei georgofili, fondata nel 1753 da ubaldo MONTELATICI. alla presenza di numerosi accademici giunti da tutta italia, dopo il saluto dell’assessore all’ambiente e transizione ecologica del comune di firenze andrea GIORGIO, in rappresentanza del sindaco, il presidente dei georgofili massimo VINCENZINI ha svolto la relazione sull’attivita’ della istituzione nel 2022. (disponibile sul sito dell’accademia www.georgofili.it ) dopo aver ringraziato il presidente della repubblica sergio MATTARELLA per aver fatto giungere un messaggio di augurio, il presidente ha sottolineato il passaggio del messaggio del ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA in cui ha dichiarato che il contributo dei georgofili e’ prezioso ed essenziale per il futuro, in quanto “portatori di competenze e soluzioni alle quali attingere”. VINCENZINI ha ricordato che nel 2023 ricorre il 30° anniversario dell’attentato che nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 costo’ la vita a 5 persone, tra cui due bambine, e causo’ ingenti danni materiali alle strutture della sede accademica e al suo patrimonio storico-culturale. per tale motivo, ha sottolineato, immediati sono stati i rallegramenti dei georgofili con gli inquirenti e le forze dell’ordine che hanno condotto le indagini e positivamente concluso l’operazione di arresto del latitante matteo MESSINA DENARO, nello scorso mese di gennaio. VINCENZINI ha ricordato che da “quella tremenda tragedia umana e da quell’immane disastro delle cose”, con un concreto rischio di cessazione di ogni attivita’, grazie alla pronta e fattiva solidarieta’ di una moltitudine di soggetti pubblici e privati e soprattutto grazie alla determinata ed efficace azione dell’allora presidente franco SCARAMUZZI, l’accademia e’ riuscita a rialzarsi, realizzando in tempi rapidi la completa ricostruzione della sede. “anzi, fin da subito fu chiaro che l’accademia avrebbe moltiplicato l’impegno per adempiere pienamente al proprio scopo statutario, guardando al futuro senza dimenticare quanto accadde in quella notte, ma contrapponendosi all’ignoranza, alla violenza, alla superficialita’ e all’indifferenza con i suoi unici strumenti di conoscenza e metodo scientifico”, ha detto il presidente. VINCENZINI ha dato conto della crescita dell’accademia negli ultimi trent’anni, con la creazione di sedi distaccate, per operare nei territori in modo piu’ organizzato ed incisivo, con l’aumento da poco piu’ dei 300 georgofili del 1993 agli oltre 1100 di oggi, con i numerosi protocolli d’intesa sottoscritti dall’accademia con enti, istituzioni, associazioni e organizzazioni che si occupano di agricoltura, per costituire una fitta ed efficiente rete di rapporti di collaborazione che valica i confini nazionali. l’accademia ha anche portato a compimento la transizione digitale, con un notevole passo avanti in termini di efficacia comunicativa e divulgativa, oltre a rendere piu’ fruibile il proprio patrimonio archivistico e bibliotecario. VINCENZINI ha concluso evidenziando la consapevolezza dell’importanza dell’agricoltura, “strategica per rispondere efficacemente alle sfide di oggi in tema di sicurezza alimentare, di tutela dell’ambiente, di sostenibilita’ nell’uso delle risorse e di contrasto al riscaldamento globale”. la prolusione e’ stata svolta dall’accademico amedeo ALPI, vicepresidente dell’accademia dei georgofili e presidente della sezione centro-ovest, sul tema: agricoltura, scienza, innovazioni e comunicazione. ALPI ha evidenziato lo scollamento tra lo stato attuale dell’agricoltura e la sua percezione. “che in italia si faccia agricoltura e’ fuori discussione, ma su quanta superficie e come tale superficie sia cambiata negli ultimi decenni e’ cosa nota esclusivamente ai cultori di cose agrarie”. tuttavia, ha aggiunto, “l’evidenza nei fatti e’ che circa 12 milioni e mezzo di ettari sono destinati all’agricoltura nelle sue diverse tipologie – da quella piu’ tradizionale a quella cosiddetta 4.0 – le quali hanno tutte assolutamente bisogno di innovazioni continue e quindi di uno stretto rapporto con l’attivita’ scientifica, che di quelle innovazioni tecnologiche e’ la matrice indispensabile”. ALPI ha sottolineato che il rapporto tra realta’ dell’agricoltura e la percezione da parte della comunita’ nazionale, ormai a grande maggioranza estranea alla vita dei campi, “pone in termini talora drammatici” la questione della comunicazione che si e’ dilatata enormemente, “sfuggendo a qualsiasi serio controllo, incluso quello scientifico”. “i mezzi di comunicazione sono assolutamente una grande risorsa, ma essi trattano qualsiasi aspetto dell’agricoltura in tempo reale nel bene, ma talora nel male, ponendo alla comunita’ scientifico-agraria l’obbligo di intervenire periodicamente per evitare ‘pericolose derive'”. nel corso della cerimonia sono stati consegnati i diplomi ai nuovi accademici onorari, emeriti e ordinari. e’ stato inoltre conferito il riconoscimento al “merito georgofilo” al professor piero CRAVEDI, accademico emerito, presidente del comitato consultivo sui problemi di difesa delle piante, entomologo di fama e tra i maggiori esperti di difesa integrata delle colture, il quale si e’ particolarmente distinto per intensita’ di impegno a favore dell’accademia dei georgofili. infine, il premio ‘antico fattore’, edizione 2023 e’ stato assegnato a dylan warren RAFFA per la categoria ‘moderne tecnologie di gestione e difesa del vigneto’; a michele FARALLI per la categoria ‘biologia, genetica, chimica e biochimica vegetale, biologia molecolare per disegnare la vite del futuro’; a giulia SCALZINI per la categoria ‘pratiche enologiche dalla gestione della cantina alle moderne tecnologie per migliorare la qualita’ del prodotto”. i saluti del presidente MATTARELLA e del ministro LOLLOBRIGIDA rispettivamente ai link https://bit.ly/3KCUobo e https://bit.ly/3UJcz3S.