EMISSIONI INDUSTRIALI: DE FRANCESCHI (ARAV), BENE STOP COMAGRI A ALLEVAMENTI IN NUOVA DIRETTIVA

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“‘le stalle non devono essere paragonate alle grandi industrie in fatto di emissioni’: il presidente di arav, l’associazione regionale allevatori del veneto, floriano DE FRANCESCHI, e’ soddisfatto della decisione assunta nei giorni scorsi dalla commissione agricoltura del parlamento europeo, che boccia la recente proposta della commissione europea che rischia di far chiudere le stalle italiane ed europee”. lo rende noto un comunicato di arav. “le produzioni straordinarie della nostra terra sono salve, perche’ sono salve le nostre stalle grazie alla decisione assunta, a larga maggioranza, in commissione agricoltura del parlamento europeo, contro l’inserimento degli allevamenti nella nuova direttiva sulle emissioni industriali. anche la zootecnia veneta ed italiana tira un sospiro di sollievo”, afferma DE FRANCESCHI. “una decisione importante, che preserva anche da ulteriori oneri a carico dei settori suinicolo ed avicolo e viene incontro a quanto sollecitato dal sistema allevatoriale italiano, che aveva a piu’ riprese sottolineato l’assurdita’ tecnica e scientifica di assimilare l’attivita’ delle nostre stalle a quella di stabilimenti industriali”, sottolinea il comunicato, nel ricordare che “la commissione europea, infatti, aveva proposto di ampliare le attivita’ ricomprese nella direttiva sulle emissioni agli allevamenti bovini con numero di capi superiori a 150 unita’”. “cio’ avrebbe portato alla chiusura di molte stalle venete, con la conseguente perdita del valore economico e sociale, ma anche ambientale, della zootecnia italiana, considerata la vocazione della nostra regione”, prosegue DE FRANCESCHI. “la zootecnia nazionale e continentale, invece, hanno compiuto negli ultimi anni considerevoli sforzi per accrescere il grado di sostenibilita’ delle aziende, tant’e’ che su scala globale cio’ fa registrare i migliori risultati in termini di impatto ambientale, favorendo la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico”, evidenzia il comunicato, nel rilevare che “anche i dati che stanno emergendo all’interno del progetto leo (livestock environment opendata – www.leo-italy.eu), frutto di rilevazioni effettuate in singoli allevamenti, confermano che, in realta’, l’impatto della zootecnia in termini di emissioni nell’ambiente e’ di gran lunga inferiore a quanto contenuto nelle informazioni generalmente veicolate dai media negli ultimi tempi, provenienti dalle fonti piu’ disparate”. “rivolgiamo un plauso all’eurodeputato italiano paolo DE CASTRO (s&d), relatore in commissione agricoltura al parlamento europeo, che ha sostenuto l’infondatezza della proposta dell’esecutivo ue, che nell’ambito dell’obiettivo di riduzione dei gas serra rischiava di sottoporre gli allevamenti al giogo di pesanti autorizzazioni sempre piu’ stringenti ed onerose, mettendone a rischio la sopravvivenza. ci auguriamo che anche il prossimo passaggio in commissione ambiente confermi una impostazione non vessatoria nei confronti della zootecnia”, conclude DE FRANCESCHI.