COPAGRI AL TAVOLO GRANO DURO, SOSTENERE COMPARTO PUNTANDO SU ACCORDI FILIERA, PREMIALITA’, RICERCA

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“in un paese come l’italia, che e’ il maggior produttore mondiale di pasta e dal quale dipende ben un quarto della produzione globale, per un valore complessivo che supera addirittura i 20 miliardi di euro, e’ fondamentale che tutti i principali attori dell’agroalimentare di adoperino per sostenere concretamente la filiera del grano duro, comparto che contribuisce quotidianamente a tenere alta l’immagine del made in italy nel mondo”. lo ha sottolineato il presidente della copagri tommaso BATTISTA intervenendo all’odierna riunione del tavolo frumento duro – precisa un comunicato della copagri – svoltosi al dicastero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste alla presenza del ministro francesco LOLLOBRIGIDA . “per fare cio’, bisogna andare avanti con sempre maggiore determinazione sulla strada degli accordi di filiera, unico strumento in grado di tutelare realmente i produttori agricoli, lavorando per incidere sul deficit strutturale di grano duro del nostro paese che, a fronte dei 4 milioni di tonnellate prodotti, necessita di quasi 6 milioni di tonnellate per rispondere al fabbisogno dell’industria molitoria”, ha evidenziato BATTISTA, ricordando che “l’italia nella campagna 2022/23 puo’ contare su 1,21 milioni di ettari seminati a grano duro, in calo dell’1,4% sulla campagna precedente, e su una produzione stimata pari a circa 3,9 milioni di tonnellate, in leggera diminuzione rispetto ai 4,2 milioni di tonnellate della scorsa annata”. “oltre agli accordi di filiera, i quali non possono che partire da regole di premialita’ individuate di comune accordo e concertate all’interno della filiera, bisogna mettere in campo ogni possibile strumento per sostenere il comparto del grano duro, partendo da tutte le innumerevoli possibilita’ offerte dalla ricerca e dall’innovazione, quali ad esempio un miglioramento dell’approccio agronomico alla coltura, un maggiore ricorso all’agricoltura e all’irrigazioni di precisione, ma anche una sensibile apertura nei confronti dell’utilizzo delle cosiddette tecniche di evoluzione assistita-tea”, ha suggerito il presidente. “in seconda battuta, insieme al necessario lavoro per favorire la diffusione tra le aziende agricole delle piu’ moderne tecniche colturali attraverso i servizi di divulgazione e la formazione continua degli imprenditori, bisognera’ intervenire sulle strutture di stoccaggio, rinnovandole e andandone ed efficientare il funzionamento”, ha concluso BATTISTA.