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una societa’ del new hampshire, la blue water fisheries, vuole essere la prima a portare l’allevamento ittico offshore nelle acque al largo del new england, per produrre salmoni e trote in recinti in mare aperto a miglia dalla terraferma, ma c’e’ che si oppone temendo che il piano possa danneggiare l’ambiente, scrive la associated press. la stragrande maggioranza dell’ACQUACOLTURA statunitense avviene nelle acque costiere o sulla terraferma, in vasche e stagni. ma la blue water fisheries, spiega l’articolo, vuole collocare 40 recinti per pesci sommergibili in acqua a circa 7,5 miglia (12 chilometri) da newburyport, nel massachusetts, su due siti per un totale di quasi un miglio quadrato, secondo i documenti federali esaminati dall’associated press. la fattoria alleverebbe milioni di libbre di salmone atlantico e trota iridea, due specie popolari, affermano i documenti. la proposta necessita di una miriade di approvazioni e sarebbe la prima del suo genere al largo della costa orientale. hawaii e’ stato il primo stato degli stati uniti a consentire il funzionamento dell’ACQUACOLTURA commerciale in mare aperto . i sostenitori degli allevamenti li pubblicizzano come un nuovo metodo di piscicoltura sostenibile, ma i gruppi ambientalisti hanno espresso preoccupazione per l’inquinamento e la possibilita’ di progetti che rilascino specie non autoctone. altri progetti di piscicoltura offshore sono stati proposti per le acque al largo della california e della florida.